E fù così che in un'ora e poco più la agile, talentuosa, minuta e vigorosa mademoiselle Hiromi Uehara da Shizuoka sparigliò la inespugnabile fortezza Gezz Kalaritanae.
Coadiuvata on stage da due autentici portenti dei rispettivi strumenti, il tumultuso Anthony Jackson al basso elettrico e il tentacolare Simon Phillips alle percussioni, la brevilinea pianista Giapponese (apripista all'atteso - dagli altri - concerto dei Brecker Brothers) ha divertito, emozionato, ammaliato e trascinato la davvero folta platea assiepata all'interno del Parco della Musica del capoluogo sardo.
L'esibizione è stata incentrata sostanzialmente sui frizzanti, multiformi e spesso frenetici pezzi contenuti in "Move", ultimo tassello di una già consistente discografia pubblicato al termine del 2012, disco che - en passant - ha segnato un netto passo avanti rispetto ai suoi immediati predecessori: composizioni in grado di riportare la nostra agitata esecutrice versi lidi decisamente brillanti, personali e spumeggianti grazie a un approccio allo strumento diversificato e intrigante; solo nella parte conclusiva un unico estratto dal fenomenale esordio, "Another World", risalente ormai a una decina d'anni fà, tramite la anfetaminica riproposizione di una spigolosa versione di "Xyz".
A differenza di tanti acclamati saccenti tromboni dei tasti d'avorio (e non solo) che amano fin troppo prendersi sul serio la trentaquatrenne della terra del sol levante sembra sinceramente divertirsi un mondo e questo traspare limpidamente dalla sua musica, in perenne bilico tra fusion, rock, avant-jazz e classica, un melting-pot corredato di una intensità contagiosa e vitale e di una spiccata ironia ("Endeavor" è più che un esemplificativo esempio) capace di demolire anche le più solide jazz-snob difese immunitarie dei più scettici.
Nella inestricabile selva di positive note emanate dai tre c'è però da sottolinearne almeno una stonata: pare che la piccola Hiromi sia una fiera estimatrice dei Dream Theater.. ma, è noto ai più, non si puo' avere proprio tutto dalla vita.
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