L' Ironwood è una straordinaria pianta che vive nell'area del deserto dell'Arizona in condizioni ambientali e climatiche estreme, una pianta imponente e capace di vivere fino a 1500 anni, un simbolo quindi di tenacia e potenza senza eguali, potenza e tenacia che ritroviamo proprio nel nuovissimo Cd degli Hogjaw intitolato appunto Ironwood , band proveniente proprio dall'area di Phoenix ( Arizona ) e di cui vi parlai in occasione del loro debutto nel 2008.
Col loro album di debutto Devil in the Details avevano gia fatto capire di che pasta erano fatti ma con questo nuovo cd sono entrati di prepotenza nell'olimpo del rinnovato e ribollente movimento Southern Rock.
Immediatamente al primo ascolto colpisce subito la carica e la prepotenza stilistica della band con le chitarre incisive e potenti di Craig Self e Joanboat Jones e la voce malinconica e graffiante dello stesso Jones, unite alla ritmica incessante di Kwall alla batteria e Elvis DD al basso, col quale ho avuto un piacevole scambio di mail e ho saputo essere di origine italiane oltre che veterano della Guerra del Golfo.
"Rollin' Thunder" apre le danze e non si puo' fare a meno di alzare il volume, la sua carica è un perfetto e travolgente antipasto alle successive "Backtop" e "Three Fifty Seven", che si rivelano assolutamente roventi con riff mozzafiato e assoli travolgenti.
Troviamo una piccola pausa intorno alla quinta traccia, "Country Line" con melodie tipicamente old southern che richiamano sonorita alla Skynyrd, per poi riprendere la potenza iniziale fino alla conclusiva "Hornsnowgglin" che ci riporta con i piedi per terra ributtandoci nel profondo sud fatto di slide guitar e voci bruciate dal wiskhey.
Un cd che è una autentica carica di adrenalina con pezzi davvero ispirati, riff travolgenti e assoli infuocati, ma che al tempo stesso ci riporta lontani nel profondo e polveroso southwest riscoprendo le vecchie melodie del Sounthern Rock anni 70' arricchite da un sound potente e grintoso che mi piace definire Heavy Southern Rock.
Un cd da non perdere nella vostra discoteca Southern, ma anche per gli amanti della buona musica e del rock piu granitico e potente, parere del sottoscritto, uno dei migliori album Southern Rock di questa prima metà 2010.
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