Mettiamola così: l’artwork non fa il monaco, o anzi, non fa il rocker. Sì perché di sicuro presentarsi con un artwork come quello offertoci dagli Hot Sunday Blood che piaccia o meno non è certo il modo giusto per approcciare, ma vabeh. I motivi dietro a questa scelta sono diversi, il principale riguarda il non sottrarsi al passare del tempo, portando sulla propria pelle esperienze e cicatrici. Uno scorrere inesorabile del tempo che pare non sia capitato ai cinque musicisti in questione, musicalmente influenzati dalla scena grunge anni ’90 e per certi versi “nostalgici” di ciò che fu. Il combo torinese in “Someone Left Behind” riesce nell’intento di far tornare l’ascoltatore nel periodo in cui camicie a quadri, jeans strappati e lunghe chiome andavano per la maggiore, con gente come Alice In Chains, Nirvana e Stone Temple Pilots a regalare perle di stile in quello che oggi molti chiamano alternative rock. Un lavoro per certi versi tenebroso, dal mood tutt’altro che solare verrebbe da dire: nella maggior parte dei brani vengono posti in evidenza riff di chitarra decisamente malati, che di tanto in tanto amano divagare verso altri lidi quali stoner e richiami heavy. A tutto questo poi aggiungiamoci un cantante che ha saputo dare ancor più pensantezza emotiva al tutto (dotato tra l’altro di una timbrica molto particolare a mio avviso) ed eccovi servito “Someone Left Behind”. Tra gli episodi più riusciti citerei “Running on my own” (forse il brano più “selvaggio dei Nostri ed esempio sul quale proverei a strutturare una strada artistica in prospettiva futura) e “Brain cage” per il suo essere in controtendenza rispetto ai restanti brani presenti nella tracklist. In conclusione gli Hot Sunday Blood sono la classica band che se fosse venuta allo scoperto una ventina di anni fa avrebbe sicuramente detto la sua, oggigiorno per questo tipo di proposte si fa una gran fatica ad emergere e sicuramente la cosa l’avranno notata loro stessi. Artisticamente è un progetto ancora ibrido (un anno e mezzo di vita non bastano di certo a definire con certezza una linea da seguire) ma che ha al suo interno alcuni spunti interessanti, specie quando si tende a spingere su territori più heavy oriented.

Carico i commenti...  con calma