Anni fa lessi di quanto fosse intrigante un dj-set di Howie B.: la maestria con cui mixava i dischi e l‘alternarsi sapiente tra i piatti e gli altri marchingegni elettronici. Complice la sua esigua statura, la sua sagoma spariva dietro alle pile di vinili accatastati e sembrava quasi che la musica si auto-generasse, selezionando e ricucendo per essere sempre pronta all'evoluzione del suono.

Purtroppo ancora non ho visto Howie B. dal vivo e neppure avevo mai prestato orecchio ad una sua fatica discografica, pur sapendo che in certi album altrui era suo il lavoro dietro al banco di produzione ed era un signor lavoro; fino a qualche giorno fa le parole che avevo letto erano rimaste sepolte nella memoria, ma sono saltate fuori autonomamente quando ho ascoltato 'Music For Babies'. Preventivamente va detto che il suddetto cd sarebbe da accompagnare alla lettura di brevi storie scritte da tale Mike Benson ed alla visione di un corto diretto da Run Wrake, quindi è alla stregua di una colonna sonora. Pur essendo spurio l'ascolto senza immagini o parole, rimane un'esperienza coinvolgente.

Una musica concettuale non lontana da certe cose Warp, priva di strascichi lo-fi eppur avvolgente nell'avanzare come post-rock elettronico. Da ascoltare al buio, o quasi, in una solitudine desiderata e magari leggermente alterata. Un digitale fluire di suoni acuti sfocia in un crudele rincorrersi di cupi riverberi nella title track, mentre Cry è inquietante ambient contaminato da un morbido battito orientale. Shag parte come minimalismo, forse un po' sterile, ma si lascia contaminare da furbette ritmiche jungle e circa sulle stesse frequenze, giusto pervasa da un leggero gusto non-sense, viaggia Allergy. Tutte composizioni piuttosto brevi, intelligenti e non solo cerebrali. Poche volte si sfiora il puro onanismo, il ritmo non scende mai troppo e certi pezzi possiedono un'andatura irresistibile.

Addirittura nel desertico post-rock di Away Again spuntano surreali divagazioni latine e How To Suckie flirta coraggiosamente col jazz. Qua è là si possono riconoscere germi seminati precedentemente da Miles Davis, Tangerine Dream, Brian Eno, Jah Wobble, Goldie… Qua e là vengono piantati semi che influenzeranno generazioni hip-hop (On The Way, pare i Company Flow immersi nell'ovatta), altre avventure tra ambient e sound-track (per far due nomi, due artisti coevi che più avanti si applicheranno a musicare film, Dust Brothers e Massive Attack)…

Bella scoperta questo lavoro di Howie B., davvero tanto. Rilassati prestate orecchio attenti ed incuriositi, se volete; pure voi, spero, rimarrete affascinati dalla sua leggerissima aura intellettuale.

 

Carico i commenti...  con calma