Chester Arthur Burnett universalmente conosciuto come HOWLIN' WOLF nasce nel 1910 a West Point Mississipi, cantante, armonicista e chitarrista, una delle migliori voci del Blues.
Il soprannome lupo ululante secondo gli storici, non gli venne affibiato per la sua voce rauca e selvaggia, che influenzerà non poco gente come Beefheart e Tom Waits bensi da suo nonno, per lue prestazioni vocali  non proprio cristalline in cui si cimentava fin da piccolo.

Il suo primo maestro fu il grandissimo Charlie Patton, che lo prende sotto la sua ala protettiva e lo indirizza alla musica del diavolo, il buon Patton vede in Wolf il suo degno erede, se lo porta dietro ai suoi show, nelle bettole e nei posti piu malfamati, fino a quando il 23enne Wolf migliorato non poco alla chitarra, inizia a cavarsela da solo, questo fino a quando sulla sua strada irrompe Sonny Boy Williamson II una delle figure piu aggressive e pazze di tutto il blues, armonicista gia conosciuto all'epoca, convince il lupo a seguirlo in un tour tra l'Arkansas e il Mississipi, è questo il periodo in cui Wolf si farà le ossa infatti ha occasione di suonare con gente del calibro di Robert Johnson e Baby Boy Warren, ma alla vita in tour fatta di bettole, puttane e whisky decide di scomparire dalle scene.

Il nome di Wolf torna a farsi sentire nel 51, quando grazie all' incontro con Ike Turner, che lo mette in contatto con Sam Philips (Sun Record) ha l'occasione di entrare per la prima volta in sala d'incisione, ne esce con due canzoni "Moanin At Midnight" e "How Many More Years", dopo due anni decide di trasferirsi a Chicago dove conosce Willie Dixon, l'unione con il bassista autore produttore e chissa cosa altro durerà diversi anni e resterà uno dei periodi piu incandescenti che il blues abbia avuto.

Nel 1959 sbanca con "Smokestack Lightnin" (sarà quella dei Soundgarden?), in seguito uscirà l'omonimo album meglio conosciuto come "The Rocking Chair LP" testi e accordi sono quasi interamente di Dixon anche al contrabbasso, insieme al chitarrista Hubert Sumlim, ma è l'interpretazione di un Howlin' Wolf in stato di grazia luciferina a fare la differenza, è blues d'altissima scuola, l'elettricità di "Shake For Me", la slide guitar di "Red Rooster", mentre la tribale "Spoonful" e la voce selvaggia su "Back Door Man" saranno la bibbia per molte band inglesi, in primis Cream , Rolling stones , Beatles, Animals ma si potrebbe continuare all' infinito, Doors e Led zeppellin, tanto che le band inglesi lo  elogiano a padre spirituale.

I Rolling stones nel 1964 organizzano in suo onore uno show televisivo sull' emittente ABC, oltre ad incidere un album di cover insieme al loro idolo, qualche anno dopo lo stesso Wolf inciderà "The London Howlin Wolf Sessions" chiamando a battesimo gente come Eric Clapton Keith Richards Ringo Starr, Stevie Winvood Charlie Watts e Bill Wymann, tutti messi in ombra dal carisma e dalla grandezza di un Howlin Wolf già con problemi di salute, all'interno tutti i suoi classici, con la chitarra di Clapton e Richards in evidenza in su "I Ain't Superstitious", "Sittin On Top Of The World", "Little Red Rooster", notevoli le prestazioni di Ian Stewart al piano e di Winvood all'organo, nel 2003 è uscita la versione rimasterizzata contenente bonus track e alternate tracks per 32 pezzi, che rende finalmente onore a un disco storico (non il migliore di Wolf per quello bisogna rivolgersi in casa Chess) di un artista immenso.

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