A metà degli anni '80 gli Hüsker Dü (Bob Mould: chitarra/voce, Grant Hart: batteria/voce, Greg Norton: basso) sono entrati nell'Olimpo dei più grandi gruppi di sempre; questo disco, dopo il supremo capolavoro Zen Arcade, ne é la prova ulteriore.

È incredibile come le canzoni siano orecchiabili e trascinanti come nel pop ma allo stesso tempo pervase da una violenza e una disperazione tipiche dell'hardcore. In particolare è la chitarra di Mould, dal suono ronzante e pastoso più che mai, a distorcere e trasformare in violente baraonde anche i pezzi più folk. I brani più orecchiabili sono composti (e cantati) da Hart: la strampalata ballata pianistica "Books About UFOs" e la stupenda "Girl Who Lives On Heaven Hill" con un coro indimenticabile. Mould compone (e canta) i pezzi più introspettivi e commoventi ("Celebrated Summer" su tutti) e gli uragani sonori più devastanti e insensati, ma trascinanti ("New Day Rising" e "Plans I Make").

Purtroppo verso la fine c'è una caduta di tono, soprattutto dovuta all'aspetto da "demo tape" delle canzoni. È nella natura della musica degli Hüsker Dü: musica scritta e suonata col cuore in mano, di getto, che lascia senza fiato per la sincerità e la violenza delle emozioni.

Una pietra miliare per tutto il rock underground a venire.

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