Spesso, quando una star del cinema e della TV si cimenta in performance musicali o addirittura (come in questo caso) in veri e propri progetti discografici, i risultati non sono esattamente dei migliori: nel più auspicabile dei casi, risulta al massimo "divertente" vedere i propri beniamini del piccolo e grande schermo  avventurarsi in un contesto, quello musicale, con cui di solito non hanno a che fare. Nel peggiore dei casi, si assiste a stonature palesi e a totali umiliazioni dell'arte delle sette note.

Ecco, Hugh Laurie non appartiene a nessuno di questi due casi.

L'attore e comico inglese (celebre in particolare per la sua interpretazione del mitico Gregory House nel telefilm "House - M.D.") si era già esibito in piccole esibizioni musicali soprattutto con il suo amico e collega Stephen Fry, ma non aveva mai osato  inserirsi nella scena musicale internazionale.

Tuttavia, nel 2011, all'apice del suo successo, Laurie ci prova, incidendo un disco che è un sincero omaggio al blues, genere musicale preferito dall'attore. E questo disco, "Let Them Talk", risulta, alla fin della fiera, una vera e gradevolissima sorpresa. Non ci si trova dinanzi ad un capriccio di una star che ha voluto ficcare il naso in un mondo "estraneo": si ascolta invece un'intera ora di sano e impeccabile blues, eseguito con passione da un estimatore del genere, accompagnato da una schiera di ottimi musicisti.

Laurie canta senza strafare, con naturalezza, con fare sinceramente divertito, e suona il piano con eleganza e vivacità, il tutto in un'atmosfera leggera ed intima.

Nonostante ci siano momenti migliori di altri, l'album risulta comunque ben fatto nella sua interezza. Non poteva esserci introduzione migliore della robusta "St. James Infirmary", che presenta un'introduzione semplicemente da applausi. Il susseguirsi dei brani procede con canzoni sempre fresche e divertenti, tra momenti davvero memorabili (ad esempio "Battle of Jericho", "Swanee River", "Buddy Bolden's Blues" o "Winin' Boy Blues") ed altri semplicemente gradevoli (come "The Whale Has Swallowed Me" o "They're Red Hot"), ma in generale la qualità dei brani è sempre ottima. Il disco si conclude in maniera altrettanto efficace con la dolce title-track.

"Let Them Talk" risulta dunque essere un album assai gradevole per ogni occasione, sia per gli amanti del blues, sia per gli ascoltatori "di passaggio", sia per i semplici fan di Laurie, incuriositi da questo lato "inconsueto" dell'attore britannico.

Nonostante non sia una pietra miliare del suo genere o un capolavoro, "Let Them Talk" è quindi un album consigliatissimo.

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