Gruppo insolito e grandissimo, gli Hugo Largo coniarono un suono riconoscibilissimo nel panorama rock. La formazione infatti, comprendeva due bassi ed un violino, al posto del canonico trio chitarra-basso-batteria, ma soprattutto poteva contare sulla splendida voce di Mimi Goese, quasi soprannaturale nella sua limpidezza. Il suo tono è infatti estatico ed etereo, i suoi vocalizzi lasciano nell' aria scie luminosissime e profumi d'oriente. Il disco ha anche un ospite d' eccezione, un certo Michael Stipe dei R.E.M., in veste innanzi tutto di produttore. Il suo baritono graffiante, che compare ogni tanto in lontananza, dona corpo ai pezzi, intarsiandosi benissimo con la voce cupa dei due bassi. Effettivamante più che un gruppo rock parevano un ensemble d' avanguardia. Il loro stile è infatti austero e composto, quasi una versione cameristica del dream-pop. Una musica molto psicologica, intimistica, a tratti riflessiva a tratti meditativa, brillante di colori ora estivi ora invernali, elegante come l' abito di una vera signora.
"Scream Tall" pulsa del basso profondo come un cuore emozionato, vertigine inebriante del violino e del canto, che si innalzano insieme su vette paradisiache. "Eureka" riflette accordi scintillanti sul duetto Stipe-Goese, davvero convincente nei suoi contrappunti timbrici. "Second Skin" è l' unico momento "impetuoso" del disco, dove il canto urla dolore insieme alle corde del violino, spezzate da percussioni tambureggianti. Tutti i brani mantengono una compostezza davvero invidiabile, degna d' ammirazione.
Per chi non l' avesse ancora capito "Drum" è un gioiello di raro splendore, da possedere gelosamente nel cassetto delle bellezze.
Carico i commenti... con calma