Li hanno paragonati ai Depeche Mode, li hanno visti come la reincarnazione di un certo synth-pop un po' dark degli anni '80, abbiamo ballato sulle note di "Better Than Love" deliziandoci l'occhio con un video davvero ben confezionato.
Cosa faccio quindi? Corro prima su youtube e mi fiondo poi ad ascoltare "Happiness", il loro primo LP, già pregustandomi un cd che è sensato riservarmi una bella sorpresa.

Già sul tubo, però, a dire il vero, c'era stato un filo di delusione: "Blood, Tears And Gold", così diversa dal singolo di lancio, non mi aveva assolutamente fatto gridare al capolavoro. Più di un mese dopo, ascolto il cd per intero... e la delusione continua. Sebbene le canzoni siano francamente orecchiabili, resta "poppettino", musichetta perfetta da ascoltare sotto la doccia, ma che non ti dà di certo grandi emozioni. Riconosco che alcune canzoni valgano l'ascolto ("Illuminated" col suo incedere lento e il suo ritornello è davvero un pezzetto riuscito, ad esempio), ma spesso le liriche sono davvero piattissime. Molte canzoni trattano di rottura amorosa.. solo che il tema non è rinnovato. Le parole e le immagini scelte lasciano davvero a desiderare ("Stay with me Evelyn, don't leave me with a medecine?" ma che cavolo di rima è?). Ritmi lenti, arrangiamenti gradevoli ma niente che ti pigli davvero le budella, testi ingenui e facili. Anche il duetto con Kylie Minogue, e sappiamo che la signorina, se ci si mette, può davvero conferire una nota elegiaca e struggente ad una canzone (ovviamente penso a "Where the wild roses grow" con Nick Cave) non è tutto questo granché: "Devotion" resta una traccia scialba.
Ed è davvero un peccato perché alcune canzoni varrebbero l'ascolto. "Silver Lining", prima traccia, ti prometteva mari e monti per il seguito e, idem, la dolcissima "The Water", costruita su piano e archi, poteva chiudere un cd notevole. Allo stesso modo, le già citate "Illuminated" e "Better Than Love" sono davvero bei momenti del cd. Tuttavia, l'impressione finale resta quella che il gruppo avesse quattro e cinque buone canzoni e che il resto sia stato composto senza ispirazione, solo per tappare i buchi dell' LP da produrre.
Mi procurerò, quando e se uscirà, il loro secondo lavoro e spero che avranno trovato in quel momento la loro voce poetica e musicale. Finite le esitazioni fra un'elettronica dal ritmo incalzante e le ballate senza poesia; finito il baratro fra il testo metaforico alla "The Water" e le parole sciocche di una "Blood, Tears and Gold".  Questi ragazzi avrebbero potenziale - un frontman carismatico, carino, con una bella voce; destrezza nell'accompagnamento elettronico- ma propongono un pop ancora troppo anonimo e che non ha trovato la sua strada. Stiamo a vedere.

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