Io non so, onestamente, se questi ripescaggi siano o meno fondamentali. Non so, per capirci, se certe bands sono state stupidamente ignorate o se forse "è stato meglio così".

Quel che so, per contro, è che negli anni '90 è emersa una marea di gruppi rock (dallo shoegaze al metal più estremo) che hanno furoreggiato per qualche mese salvo poi, ma qui sta a voi indicarmi il perché, cadere nel dimenticatoio in quattro e quattr'otto.

Prendiamo gli inglesi Hybernoid: gruppo vicino alle sonorità di Paradise Lost e Celtic Frost, gruppo dotato di una discreta capacità nel destreggiarsi all'interno di una metal feroce ma al contempo pieno di spleen. "The Last Day Begin" è stato pubblicato nel lontano 1994 per la indie label Displeased Records. Seguirà una sorta di compilation non molto interessante e un terzo ed ultimo album. Quest'ultimo parto, se non vado errando, sarà caratterizzato da componenti elettroniche e industrial rock.

"The Last Day Begin" è pieno di quella malinconia che contraddistingueva i gruppi del Nord Europa, e qui ci metto pure Albione, nei metalllici ma metamorfici anni '90.

Della serie: è chiaro che il metal era vivo e vegeto anche in quel decennio...ma qualcosa, sicuramente, stava cambiando rispetto ai monolitici anni '80. Quel qualcosa lo stiamo ancora vivendo.

Tornando al disco: buona l'alternanza tra "growl vocals" maschile e voce femminile. Un suono non propriamente identificabile nel Doom quanto, piuttosto, nel Gothic Metal degli esordi. Non Lacuna Coil ma, come già segnalato, Paradise Lost o Tiamat.

Un bel lavoro, un po' grezzo e certamente da rifinire. Ma non c'è nulla da obiettare riguardo le capacità compositive dei nostri. Evito accuratamente di segnalarvi i titoli delle canzoni così come di elevarne una al di sopra di altre. I brani sono piuttosto omogenei e vanno ascoltati in blocco. Diffidate delle loro uscite seguenti.

Qui c'è il cuore pulsante dei defunti Hybernoid.

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