Attivi da una decina d'anni, i vicentini Hypnotheticall approdano al primo full-lenght per la polacca Insanity Records. E c'è da chiedersi, ascoltando l'album, come sia possibile che una band di tale valore possa avere atteso così tanto per ottenere un prodotto "finito". Infatti il disco lascia a bocca aperta per le qualità compositive espresse dal quintetto, generando nell'ascoltatore un misto di ammirazione e beatitudine che ben pochi dischi possono vantarsi di lasciare, dall'alto di un'originalità mista a bravura fuori dal comune. La proposta è un viaggio di otto pezzi di matrice progressive metal che pure non può definirsi tale, viste le tante sfumature che le canzoni offrono, passando da pezzi quasi thrash al prog rock anni '70.
Avviatosi con la title track - in realtà una intro alternante una claustrofobica cacofonia a sonorità classicheggianti nel senso più letterale del termine - l'album entra nel vivo con "The Eternal Nothingness Of Sin", avvio al fulmicotone con giri di chitarra tecnici ma melodici (che è un po' la costante di tutto l'album), in cui non può non essere immediatamente notata la furia del batterista Paolo Veronese (al quale è subentrato Francesco Tresca, che riesce nell'oneroso compito di non farne rimpiangere le dimissioni), autore anche delle musiche del disco ed il cui lavoro verrà evidenziato per tutta la durata della piece. Il brano si svolge tra cambi di tempo e sonorità, facendo scorrere in un lampo i suoi sette minuti. Si passa a quello che sarà il primo singolo, "Fear Of A Suffocated Wrath" che introdotto dalle soffici note di un pianoforte esplode in un ritornello che rimane immediatamente in mente, con una sezione ritmica centrale che riesce ad evocare persino alcuni brani dei Meshuggah. Si prosegue con l'eclettica "No Room To Imagination", ricca di cambi e variazioni sul tema, in cui spicca senz'altro la voce ed il gusto per la melodia di Francesco Dal Barco. Segue "Heaven Close At Hand", tra i punti più alti dell'album, brano tanto sostenuto quanto sofisticato, con un riffing altamente coinvolgente nella compattezza di tutti i quattro minuti di esecuzione del pezzo. Ancora riecheggia nella testa dell'ascoltatore il muro di suono evocato da "Heaven..." che già i tecnicismi di "Hi-Tech Loneliness" si avventano sulle casse dello stereo, giocando con un brano forse più difficile degli altri ad entrare nella mente ma che non sfigura di certo nell'ensemble. La settima traccia, "Lost Children", orientaleggiante ed onirica, gode di una capacità di continua metamorfosi tale da citare nello stesso pezzo le sonorità di mostri sacri del prog metal a pezzi di un più pacato - ma non meno emozionante - rock progressivo di britannica memoria, arrivando a ricordare in alcuni sprazzi persino i Control Denied del compianto Chuck Schuldiner. Chiude il lavoro la strumentale "Bloody Afternoon", scritta ed interpretata dal chitarrista Giuseppe Zaupa, in un'atmosfera intimistica e melanconica che dona il più degno epilogo a questo "Dead World".
In sostanza, un disco che seppur pregno di tecnica non stanca nemmeno per un secondo dei suoi circa quaranta minuti, una prova entusiasmante di un affiatato gruppo formato dai già citati Paolo Veronese, batteria (ma giusto menzionare Tresca, che oltre ad aver seguito le fasi di recording e mastering session è in forza nella band da oltre un anno), Francesco Dal Barco, voce, Giuseppe Zaupa, chitarra e dal chitarrista Mirko Marchesini (già in forza con Veronese nei thrashers Airhead) e dall'estroso bassista Luca Capalbo. Una band consolidata che dal vivo regala sfaceli, come possono testimoniare le numerose prove live visibili su youtube; un gruppo da tenere d'occhio, viste le enormi potenzialità espresse da questo primo lavoro (di cui va menzionata la cristallina produzione eseguita presso l'Hate Recording Studio) che non teme paragoni con ben più blasonati nomi del panorama musicale internazionale.
L'album, distribuito in Europa, Canada e Stati Uniti (ma non in Italia) è ascoltabile per intero in streaming sul Myspace della band ed ordinabile on-line tramite i canali indicati nel sito... Enjoy it!
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