Preciso che questa è la mia prima recensione, quindi sarà piena di errori e di imprecisioni, sopratutto nello stile. Ho cercato di dare il massimo.
Il capolavoro indiscusso di Peter Tagtgren. In questo album è racchiuso in pieno tutto lo spirito degli Hypocrisy, quello devastante degli inizi e quello psichedelico successivo. L'album è caratterizzato da un perfetto mix di cattiveria e di melodie, e sono proprio queste che lo rendono così fantastico. L'album è caratterizzato dall'alternanza incessente di un pezzo veloce e di un pezzo lento e melodico. Tecnicamente parlando il lavoro dei tre svedesi è ottimo: Peter alterna il growling e lo screaming in modo perfetto e anche dal punto di vista chitarristico non sbaglia un colpo, i giri di basso di Mikael, anche se messi poco in evidenza dalla produzione, sono abbastanza originali, mentre il drumming di Lars è come al solito preciso che cmq, c'è da precisare, è sempre inferiore a quello di molto batteristi death metal, e la differenza la si sente sopratutto nei pezzi veloci.
L'album inizia con la violenta e caotica Inseminated Adoption, che non concede un attimo di tregua all'ascoltatore, seguita dalla lenta e psichedelica A coming Race caratterizzata da una bellissima melodia. Dominion è il classico pezzo devastante in stile Hypocrisy, in cui Peter sfodera un screaming pazzesco, la melodica Inquire Within sorpende per quell'introduzione di chitarra e sitar, Last Vanguard , Trought the Window of time e Evil Invaders si muovono sugli stessi binari di Dominion. La sognante Request Denied è caratterizzata da un bellissimo assolo diviso tra chitarra classica e distorta, Shamatheur ha un mid-tempo devastante e chitarre assolutamente granitiche, il tutto condito con melodie psichedeliche ed opprimenti. Adjusting the sun è il capolavoro dell'album: melodica al punto giusto e molto tecnica, sopratutto dal punto di vista chitarristico, con un assolo al fulmicotone veramente bello. Lies segue la strada di A coming race. E per finire c'è l'alienante The final chapter, vero capolavoro di melodie malinconiche.
I testi, come quelli di Abducted, parlano di Ufo e rapimenti alieni, il tutto cmq esposto da un punto di vista umano, dal punto di vista delle emozioni del rapito.
In definitiva è un bellissimo album, un caposaldo del death metal svedese e cmq indipendente da tutta da scena scandinava. Gli Hypocrisy sono grandi per questo, per essere riusciti a creare uno stile personale in una scena strapiena di gruppi molto uguali tra loro come quella svedese degli anni '90.
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