Era intorno alla figura di Bruno Castiglia che giravano I Bisonti. Tanto è vero che inizialmente il gruppo veniva nominato 'Bruno Castiglia & i Bisonti', successivamente abbreviato in 'I Bisonti'. Cosi come i Romans e i Camaleonti, in parte anche i Bisonti contribuirono al passaggio dal beat sessantiano (decennio in cui nascono i nostri) alla musica leggera dei 70'. Il discorso è bel diverso. Mentre i primi due passano da un album all'altro dall'italianizzare i Kinks alla sdolcinatezza spensierata, i Bisonti lo fanno all'interno dell'esordio. Ma a questo arriveremo dopo. Dicevamo, era Bruno Castiglia il leader del complesso. Tanti i musicisti che entrarono ed uscirono dal gruppo, tra cui è d'obbligo ricordare Fulvio Carotti e Poul Cocchi. Tra i grandi nomi del beat Italiano, i Bisonti iniziarono le pubblicazioni nel 1963, in piena British Invasion. I primi singoli sono di stampo puramente beat/musica da ballo, fondamentali per mettersi in mostra. Fu il 1967 l'anno di svolta. Il primo singolo importante, 'Occhi di Sole', viene dato alla luce e poi, un anno dopo, inserito nel primo disco ufficiale. Pochi anni dopo avrebbero partecipato con 'Oh Simpatia' a 'Un Disco per l'estate' insieme a gente come il primissimo Baglioni e gli Alunni Del Sole, sull'onda del successo.

1968, i Bisonti danno alle stampe il primo disco, col fantasioso nome di 'I Nostri Successi'. Quello che sembra il nome di un Greatest Hits, pur non essendolo, in un certo senso racchiude davvero i migliori brani del complesso Milanese. Abbiamo lasciato un punto in sospeso prima: cosa hanno di diverso i Bisonti dai Romans/Camaleonti? Mentre questi ultimi passarono dal Beat alla musica leggera da un album all'altro, i Bisonti riuscivano (almeno nel 1968) a coniare entrambi i generi in un unico lavoro. 'I Nostri Successi' è un clamoroso esempio di intrecci beat/melodici difficilmente rintracciabile in altri artisti. I Bisonti non potevano che aprire le danze col su citato brano, quello probabilmente di maggior spessore, 'Occhi Di Sole'. Musicalità assolutamente sessantiana, testo leggero e voce melodica, brano semplice ed orecchiabile (I tuoi occhi di sole/ sono i piu belli del mondo/ occhi cosi, non ne ho visti mai). Anche se a tratti ripetitiva, troppo facilmente assimilabile per non diventare un caposaldo della musica leggera, in un anno (1967) dove la concorrenza non era poca. Leggermente beat anche la seconda traccia, 'La tua ombra (mi segue)' meno famosa ma piu impegnata della precedente, ancora semplicità e genuinità messa in musica. La voce di Castiglia, mascolina quel tanto che basta per differenziarla dai gruppi che gli facevano la concorreza pur non arrivando ai livelli di un Santino Rocchetti, da quel tocco in più. Puramente beat 'Per Il Mondo Me Ne Vo', ma poco dopo il tutto è capovolto con la bellissima 'L'ultima nota', canzone preferita del gruppo del sottoscritto, un chiarissimo esempio di musica leggera che anticipò i tempi di una manciata di anni. A tratti anche leggermente poetica, il testo tratta la fine di un amore e il dolore che ne seguirà. Memorabile la parte parlata sul finale, brano capolavoro del genere. Un disperato grido d'amore 'Richiamo d'amore' (Se tu sarai soltanto mia/ la mia gioia al cielo griderò), senza dubbio tra le migliori. Cattiva e piuttosto heavy per il genere con un ottimo lavoro chitarristico la seguente 'Crudele', con un riff molto duro. Il disco si chiude nel migliore dei modi, con la piacevole 'Mi è rimasto un fiore' , e la sognante 'Grido al Mondo'.

Pochi album e tanti singoli. La fine degli anni 70 pone momentaneamente fine alla produzione dei Bisonti, che torneranno alla carica nel 1996 con 'La carica dei Bisonti', dopo circa 20 anni di inattività. Da ricordare la proposta di 'Mai le dirò' dei Giganti e l'italianizzazione del successo dei Free di Paul Rodgers 'All Right Now' di 'Va Bene Cosi' . Ancora in attività, questi Bisonti sembrano davvero inarrestabili. Nel 2015 il complesso ha fatto 50 anni, e preferisco ricordarli cosi, con la loro copertina storica, raffigurante i quattro testoni sullo sfondo nero e la scritta in giallo.

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