"Santiddio, stò pezzo è una delle cose più belle mai incise in questa parte del pianeta. Se anche l'album è a stì livelli, spostati! Cioè... Callister con quella voce e con quei flussi potrebbe leggere anche l'elenco del telefono e suonerebbe bene comunque. Ma ignoravo che scrivesse questo tipo di roba, e ad un livello simile. Base? Voto: 1000".

Così si pronunciava Speaker Deemo (ex membro della leggendaria crew della scena Rap Raggamuffin italiana, Isola Posse All Star), dopo l'ascolto del singolo tratto da "L'Avvento", "Frammento di Sole".

I Fluxer è un progetto nato dalle menti di Tayone, Dj e Turntabler Salernitano, ex componente di spicco del collettivo di Turntablists Alien Army, apprezzato oltre che in Italia anche a livello europeo ed oltreoceano, e Callister, ex Mc dei 13 Bastardi (gruppo di punta della scena Rap Napoletana), coadiuvati dal fondamentale apporto di Castì, alle base e alla stesura di alcuni versi, fratello di Callister, anch'egli 13B. Concepito in ben due anni, "L'Avvento" esce sotto etichetta Relief Record nell'ottobre del 2006 e vede la collaborazione di nomi importanti della scena nostrana come Dj Gruff, Skizo, Rajasful!, Vinch, Inesha, Speaker Cenzou, O' Kiatt, 2Phast, Lorenzo Feliciati, Alessio Manna e Bruno Briscik.

I Fluxer escono da qualsiasi schema prefissato, creando un qualcosa di nemmeno lontanamente pensato in Italia nell'ambito Rap, inteso quì come sperimentazione e commistione di suoni. Al suono prodotto dalle macchine viene spesso avvicendata la parte suonata dagli strumenti veri e propri, rendendo più che mai l'idea di un prodotto altamente vario in cui si alternano pezzi a forte venatura sperimentale dove Tayone sfoggia il meglio delle sue conoscenze, a momenti di intensa profondità, dove basso, trombe, archi e tastiere la fanno da padrone, rievocando il più delle volte atmosfere dalle sgargianti tinte jazzistiche. Callister al microfono è un vero portento, e lo dimostra per tutta la durata del disco, con il suo stile molto tecnico e visionario, che però non disdegna quasi mai la sostanza, come nell'introduttiva "Per Il Mio Mostro", dove le rime si fondono alla perfezione con le abilità di Tay, introducendoci a pieno ritmo nel loro mondo.

"Frammento Di Sole" è pura magia, la traccia prodotta da Castì, dove un elegante batteria è impreziosita da una calda linea di basso e da un favoloso riff di piano, condito da continui inserti di tromba, il tutto suggellato dalle rime di Callister che colpiscono diritte al cuore. Castì dimostra di saperci fare alle produzioni, mettendo le mani su altri due pezzi, "Colpi Di Rap", con forti influenze Jazz, composta da archi e tromba scratchata nel finale da Tayone, e "Ce L'Ho Storto", che vede la presenza di Paura e in cui la sola strofa di Castì in Napoletano rappresenta un valido motivo per l'ascolto del disco. Si passa a momenti più duri come "Cuori Freddi" con mega produzione simil-elettronica firmata Tayone e featuring di Gruff, sicuramente una delle vette più alte dell'intero lavoro. In "Il Gusto Di Un Kabukimono" Callister supera se stesso nel pezzo in pieno stile Def Jux. Ancora mostruoso Tayone. I Rajasful! producono "La Leggenda", atmosfere oniriche e fiati assurdi accompagnano le gesta di Cenzou e O' Kiatt. Da segnalare anche "Il Pescelto" con base Funky-Jazz stilosissima, dove Callister fà il verso addirittura a Maradona, e "Il Cielo è il Limite", con momenti di pura poesia, dedicata ai "fratelli" scomparsi.

"L'Avvento" esce discostandosi fortemente da una frangia di Hip Hop italiano capeggiata da troppo tempo da "Bugiardi" e "Soli Uomini", che hanno ridicolizzato anche quel poco di vero che era rimasto a galla, portando ad un livello estremo quella che è la magra scena Rap Italiana, con un disco che rappresenta senza ombra di dubbio uno dei vertici più alti o addirittura il più alto mai toccato in assoluto.

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