Voglio trascinare Ornella Muti sotto un plaid  
Voglio entrare al primo posto in Hit Parade  
Voglio andare a visitare un UFO  
Voglio il conto corrente dei Bee Gees  

Capittoooooooooooooooooo!!

Vorrei tanto sapere se i Gattoni nazionali, Smaila, Calà e company, oggi ricchi e salottieri si riconoscono in questo album del 1976, pieno zeppo di testi impegnati politicamente, vagheggiate occupazioni di scuole e case, nonché ritorni hippie alla campagna. Sul retro c'è tanto di prefazione critica musico-escatologico messianica di Maurizio Costanzo(sic)-che allora, come oggi pontificava su tutto.

Ben arrangiato orchestralmente, pure troppo, è il loro album quasi introdurso -progressive, in cui  i  Gatti sotto l'egida di Smaila  hanno punte di vero  pop sifonico di classe, con superbi cori e coretti battesimali cresimali, zero chitarre elettriche e molto pianoforte di Smaila, grande fan di Elton Johnna. Ma ci credevano veramente? Furono travolti dal riflusso? Di lì a poco i sfonderanno in tv e l'hit parade dei 45 giri con diversi tormentoni cassa in 4 e vvai col charleston del maestro Pino Calvi: parlo delle geniali - Capito?, e Ciao - che ebbero un successo micidiale, fondendo il tardo cabaret di Cochi e Renato con melodie simili alla trash discomusic di Zappa periodo Sheikyerbouti o all'Elio del periodo Pippero.

Flopperanno al cinema col film Arrivano i Gatti di un regista, Vanzina, specializzato allora in film musicarelli.Le canzoni ora: Quanto vale un uomo è UN INNO operaio a briglia sciolta, Buona terra è tardo psichedelica, parla di comuni rurali e tardo hippy ritorni all'agricoltura di gruppo, e m'azzardo a dire che non avrebbe sfigurato su Meddle magari come outtake; Uomini, bambini, angeliè una sorta di post messa beatche si vocifera fosse in proncinto di essere coverizzata in chiave metal  dal Richard Benson periodo di Madre Tortura, La leggenda della donna è una perla di canzone romantica, Padroni di noi stessi è un sogno di lotta sociale contro i padroni mangioni e affamatori del popolo, Dedicata al Veneto è uno strano satellite LSD che ruota nell'album bippando una sbandata confusa a destra! dei ns eroi, che svalvolano sul Veneto dei Dogi, quasi profetizzando l'avvento della Lega Nord. Mah.

Un amico in più è la celebrazione anthemica della solidarietà sociale e della calda accoglienza che potevi trovare nelle comuni, Quando nuovi occhi è sulla vita che rinasce e sul ricambio generazionale, Vittoria! altro potenziale inno operaio, E' il momento di pensare è una gemma di melodismo e lirismo postal card. E' un album da non sottovalutare, da non  sbugiardare, ben quotato nel mercato vinili e vanta citazioni pure sul sito di canti di protesta politica e sociale IL DEPOSITO, per via della stupenda song La Leggenda della donna, che qui volentieri riportiamo:

La leggenda della donna

Sempre ho bevuto la leggenda che
nasco dal tuo fianco e poi
come l'acqua fresca che esce dalla fonte
per amore mi sono fatta bere da te.

Sopra un piedistallo comodo per te
tu mi hai messo e hai detto che
compagna nella gioia e nel tuo dolore
anche se il dolore lo coltivo io.

Spingi l'aratro ma dietro di te
pianto il seme e sai perché
compagna del tuo desco dividiamo il pane
anche se i tuoi piatti poi li lavo io.

Caldo il tuo volto dentro gli occhi miei
io li chiudo e sai perché
compagna nelle notti del nostro amore
anche se il tuo letto poi lo faccio io.

Sai che il futuro muore insieme a te
se non lo trasmetti a me
compagna nel creare una nuova vita
anche se poi nel farlo pago solo io.
E pensare che nasci tu da me
sono io che faccio te
son io che ti faccio soffro e ti rifaccio
e pensar che da sempre nasci tu da me.

v.r.

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