"Questa sera, questa sera ci sarà, pensate un po' lo spettacolo fantastico del gran Circobirò! Perciò vengano signori sotto il cielo del tendone questa sera, questa sera per provare un'emozione. E son sicuro, io sono sicuro che i vostri occhi si sorprenderanno di fronte a quello che vedranno son sicuro che, che quasi quasi non ci crederanno."
"Circobirò", terzo lavoro dei Ratti Della Sabina uscito nel 2003, folk rock sincero e piacevole che sa trasmettere emozioni senza cadere nella retorica, solo note avvolgenti e cariche di passionalità e colore in un perfetto equilibrio tra atmosfere elettriche ed acustiche.
Storie di emarginazione, storie di follia, storie che parlano di uomini e personaggi creati dai due autori e componenti della band, Roberto Billi (voce, flauto traverso, tin whistle, armonica, chitarra acustica) e Stefano Fiori (voce, organetto, chitarra acustica) mentre gli altri Ratti sono Eugenio Lupi (chitarra elettrica, acustica e banjo), Paolo Masci (mandolino, balalaika, bouzouki e chitarra slide), Alberto Ricci (fisarmonica), Alessandro Monzi (violino), Valerio Manelfi (basso elettrico, contrabbasso e basso acustico) e Carlo Ferretti (batteria e percussioni).
Personaggi creati dal nulla come "Il Funambolo", maestro di pazzia che vola sulla corda a rincorrere i pensieri, come il "Mercante" che arriva per comprare le debolezze della gente vendendo l'illusione di essere felici, questo pezzo vede tra l'altro la partecipazione alla voce di Cisco (Modena City Ramblers). Personaggi ispirati a storie e racconti di altri autori come "Il Giocoliere", ispirata da Gianni Rodari, "L'uomo che piantava alberi" e "Il Violinista Pazzo" tratte rispettivamente dai racconti dello scrittore Jean Giono e del poeta Fernando Pessoa.
Ma lo spettacolo non è finito ancora, altri personaggi devono affacciarsi e sfilare sul palconoscenico:
"E non pensiate sia finita perché ancora al nostro appello, manca il suonatore pazzo che delira in stampatello ma lo giuro, ve lo giuro io ne ho conosciuti pochi come lui che con un flauto sanno dettar legge ai topi."
"Il Pifferaio Magico", favola nordica riadattata ai luoghi e al dialetto della zona sabina, il bandito de "La Morale dei Briganti" (poesia ispirata alla figura e alle gesta di Berardino Viola) e ancora "La Tarentella del Serpente" di nuovo in dialetto, il pezzo sicuramente più trascinante di tutto il lavoro, un incontro tra la tradizione del folk più sincero e il rock, un perfetto punto d'incontro:
"Oddio! L'ho numinatu, mò che mme succederà? Lu nome seu nun toccherebbe pronunciallu mai. Mò spero, solamente, che la sorte sia clemente. Nnù frattempu cantemo e ballemoce senza pensacce à tarantella, à tarantella dù serpente."
"Linea 670" racconta storie di emarginazione, c'è la vita dei bambini rom e delle loro famiglie descritta in quelle poche strofe: "Giocano i bambini, giocano i bambini fra carcasse d'auto, lavatrici e copertoni, giocano i bambini, giocano i bambini, nascosti in fondo a un pozzo dove annegano i pensieri... Sono ladri, banditi, straccioni, delinquenti, vagabondi, senza terra, sporchi e strafottenti, sempre meglio di cravatte, di colletti e denti bianchi, che se con una mano danno, con l'altra prendono per venti" e "Seila" semplicemente consegna al disco una ballata toccante e intensa, un raggio di sole che splende sul tempo e sulle stagioni, acqua di fiume che scorre lontano fino a perdersi piano nel mare...
Nel complesso risulta un lavoro maturo, che raccoglie canzoni già incise sui due precedenti dischi in una nuova veste musicale e grafica (copertina a cura di Francesco Musante), per chi è interessato consiglio di ascoltare anche il live successivo registrato in un concerto a Roma: "...sotto il cielo del tendone".
"Ora, se con tutto questo io vi ho dato convinzione, presto, vengano signori sotto il cielo del tendone, lo spettacolo tra poco avrà inizio, perciò avanti senza spingere che tanto posto c'è per tutti quanti. E credo che, io credo proprio che i vostri occhi meraviglieranno di fronte a tutto quello che tra un po' potranno finalmente vedere al gran Circobirò" - Circorbirò
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