Era il 1976 quando dalla Yep Records i Romans davano alle stampe uno dei suoi singoli di maggior successo. Veniamo per ordine. Il cantante Coclite si rifiutò all'epoca di incidere 'Tornerò' per i Santo California, e questo generò l'ennesimo litigio all'interno del gruppo, col suo conseguente abbandono. Il nuovo arrivato alla voce solista fu quindi Daniele Aloisio. I cambiamenti si fecero vedere. Fu infatti 'Coniglietto' la prima canzone della 'nuova era' dei Romans, uno dei gruppi cardine del movimento leggero musicale italiano.
Scritta dalla penna di Claudio Natili e Ignacio Polizzy (personaggio fondamentale della carriera del gruppo), 'Coniglietto' risulta essere una delle tracce piu famose del complesso. Lo stile resta legato ai canoni della forma canzone tanto cari al gruppo fin dagli albori, cosi come dei colleghi dei Camaleonti. L'inizio è scandito dai cori dei vari componenti, che intonano un 'No Coniglietto No', che più volte si ripeterà nel susseguirsi del brano, dando il tappeto vocale alla canzone. Ed ecco che un pianoforte scandisce la voce di Daniele (E' stato bello averti qui per un momento amore/ Senza pensare a quelle notti buie chiuse in un cassetto vuoto/ Adesso non c'è più quella bambina con me/ Adesso non c'è più, ti ho fatto donna). Il testo fin qui è chiaro. Si tratta del ritorno di un amore, del 'coniglietto' tanto amato dal cantante, invitato da quest ultimo a non pensare al passato. Emerge quindi il cambiamento, dovuto al coniglietto, che diventa donna. Possiamo dire che il coniglietto è diventato un coniglio. Ma andiamo avanti.
Il tuo profumo sulla tua pelle mi piace da morire
Mentre mi specchio nei tuoi occhi grandi mi dici piano piano
Amore adesso ciao devo lasciarti lo sai
Mi dai un bacio ed io ti stringo forte
Qui è evidenziato il piacere nel protagonista del profumo di coniglio. E poi un addio, un triste addio scandito da un abbraccio e da un bacio. Insomma, è evidente che il coniglio è in partenza, lontano dall'uomo che l'ha tanto amato. A supportare il testo straziante ancora un dolce pianoforte. Ma ecco che tornano di nuovo i cori (No coniglietto no, no non andare via), con la voce del vocalist che si infila in mezzo gridando 'Senza di te la mia compagna è la nostalgia'.
La mia speranza fragile di trovare un grande amore è diventata limpida PERCHE' ADESSO STO FINENDO DI NUOVO. Cosi recita la parte finale del ritornello. Come per i più grandi poeti, in musica e non, l'interpretazione spesso può lasciare a dei bivi. Non sappiamo con certezza cosa intendesse Polizzy con questo verso. Cosa stava finendo di nuovo? Significa che gia l'aveva finito. L'artista canta al passato. L'unica cosa di cui siamo certi è che la partenza del coniglio ha fatto crollare il castello d'amore nel cuore del nostro protagonista. Il Caps è dovuto ad un innalzamento dei toni del cantato.
Ed ecco che torna il pianoforte. Si torna a cantare delicatamente (Ti vesti piano nella stanza buia quasi senza far rumore/ Il tempo passa e va, vorrei fermalo ma tu/ Sorridi e stai chiudendo la mia porta). Il coniglio ha difficoltà nella stanza buia poichè non riesce a vestirsi senza rumoreggiare. E mentre il cantante pensa a come fermare il tempo, il coniglio chiude la porta, sorridendo. In segno di addio verso l'amato. Ed è qui che tornano di nuovo i cori caratterizzanti del brano inneggianti al coniglietto. Di nuovo il ritornello, il pianoforte sfuma, interviene la chitarra che con un breve assolo di Natili conclude un brano dalle mille sfumature, mai banale e sopratutto dai cento significati nascosti. Ci si chiede che fine abbia fatto il coniglio. Ci si domanda quale fosse la meta del coniglietto, e il motivo per la quale i due amati si siano dovuti lasciare. Ma proprio mentre ce lo domandiamo, la voglia di rischiacciare play ci fa dimenticare ogni incertezza. Buon ascolto.
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