Quest'uomo è un sopravvissuto. Nessuno meglio di lui oggi può fare da testimonial ad una pubblicità di assicurazioni. Se sono disposti a stipulare una polizza con un tipo del genere allora nemmeno noi, con diciotto punti in meno sulla patente, dovremmo patire  per averne una.

 Nel 1973 gli Stooges vivevano per l'eroina (My girl hates my heroin) ed erano ritornati da dove erano partiti anni prima: il garage di casa ad Ann Arbor, Detroit, Michigan, dove si sarebbe consumato l'ultimo episodio della loro tumultuosa vita in comune.

Iggy Pop, che all'epoca non aveva paura di morire, arriva a sfidare gli Scorpions, una banda di motociclisti locali che l'aveva giurata a quel punk di merda. L'appuntamento è per il 9 febbraio 1974 al Michigan Palace di Detroit e quelli arrivano armati di bottiglie, uova e lattine. Credete che Iggy quando sale sul palco tremi dalla paura? Nossignore, si eccita, li provoca, li offende: "voi cazzoni potete lanciarmi qualunque dannata cosa a questo mondo e le vostre ragazze saranno comunque pazze per me, sì gelosi succhiacazzi!...A one...two...FUCK YOU PRICKS!!!" E così parte "A Cock in my Pocket". Subito fuoco e fiamme: Ron Asheton spostato al basso macina scale che scendono nelle paludi e salgono fino alle stelle mentre il fratellino Scott non è un batterista ma una macchina ritmica infernale, il lavoro di Scott Thurston è quanto di meglio si possa chiedere ad un pianista rock&roll che non sia Nicky Hopkins. Iggy è scatenato, urla, mugugna, sbruffoneggia, attacca e si becca le bottigliate dal pubblico ostile.

 E' il leggendario concerto dei vetri rotti, ogni tanto si sente distintamente una bottiglia andare in frantumi sul palco. Lui, come il capitano di una nave che NON affonda, resiste in piedi sulla prua: "Heavy Liquid" è proprio come il titolo,  fa vedere agli Stones come si suona pesante, immaginate la loro "Brown Sugar" possedere la stessa potenza di fuoco e siete ancora lontani dall'idea. Oppure "Rich Bitch" con il prezioso lavoro di Thurston/Hopkins al piano e finalmente la chitarra di Williamson (penalizzata dalla qualità della registrazione) in gran spolvero... "Dammi la batteria!" urla Iggy a Scott Asheton e invece parte l'assolo del chitarrista. Quando iniziano i tremolanti accordi di "Gimmie Danger" a precedere la voce versione intimista di Iggy, viene da chiedersi quanti altri pericoli vuole affrontare questo piccolo uomo fatto di nervi attaccati direttamente alle ossa.

  E come un domatore tenta di calmare le belve sotto il palco chiedendo cosa vogliono sentire e alle loro richieste se ne strafrega presentando a sorpresa un pezzo del 1955: "Louie Louie". Scordatevi la docile versione che ne farà in seguito da solista una volta  toltosi il manico di scopa che gli aveva infilato su per il culo David Bowie, riducendolo a un burattino new wave. Qui i pistoni del motore della ditta Asheton Bros. si fanno sentire, Scott Thurston fa volare i tasti bianchi e neri mentre James Williamson pare Pete Townshend alle prese con il windmill.

 E Iggy? Si agita e sbraita gonfiando le vene del collo e alla fine ringrazia le persone che gli hanno tirato le bottiglie scansando proprio l'ultima che si infrange sul microfono "...potevate ammazzarmi ma mi avete mancato ancora una volta così dovrete ritentare la prossima settimana!"

 Che figlio di puttana...non lo videro più sul palco, fu l'ultimo concerto degli Stooges prima dello scioglimento.

 

Epilogo

 Uno dei dischi dal vivo più belli della storia del rock, un bootleg ripulito che soffre nei medi a tutto vantaggio della voce di Iggy e della ritmica dei fratelli Asheton. Troppo sporco per essere tra le vette dei live rock? Non me ne frega niente, preferisco un album registrato male come "Metallic KO" piuttosto le immondizie imbellettate vendute per capolavori. Nei tempi recenti c'è stata gente che ha fatto i miliardi riciclando per street metal ed altro quello che gli Stooges hanno inventato trent'anni prima, ancora oggi qualsiasi gruppo potrebbe prendere a piene mani da dischi come questo e presentarsi ai giovani appassionati come i nuovi messia del rock.

Che dite, questo significa rubare? Se non ve ne siete accorti è da trent'anni che il rock funziona in questo modo.

Dedicata a Ron Asheton, trovato morto il 6 gennaio scorso. Vecchio pirata, te ne devo un'altra con i New Order. Che la terra ti sia lieve.

 

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