Nel 1996 il vecchio Iggy, in seguito all'uscita di "Naughty Little Doggie", ha fatto uscire (o, più probabilmente, l'ha deciso la casa discografica, ma tant'è) un greatest hits basato sulla sua intera carriera, con la peculiarità di essere registrato dal vivo.
Non ci è dato sapere alcunché sulla band che lo accompagna, le registrazioni provengono da tre diversi tour: '77 (lo stesso in cui fu registrato "TV Eye", e infatti un paio di canzoni di quest'album provengono proprio da lì), '86 e '88. Né il booklet interno né Wikipedia ci vengono in aiuto, quindi possiamo solo fare supposizioni.
Esauriti i convenevoli, passiamo all'album vero e proprio. Si nota subito che la qualità audio non è delle migliori, si sentono spesso fischi, eco e il mixaggio stesso non è il massimo; tuttavia, quello che manca dal punto di vista tecnico è compensato di gran lunga dall'enorme energia che sprigionano le canzoni. La scelta delle registrazioni è stata oculata, è quanto di meglio ci si possa aspettare da Iggy: potenza e passione.
La scaletta, da buon "greatest hits", è ben divisa fra il meglio della produzione solista ("The Passenger", "Sister Midnight", "Some Weird Sin", "Real Wild Child") e i pezzi da novanta del repertorio Stooges ("1969", "I Wanna Be Your Dog", "T.V. Eye", "Gimme Danger"): le canzoni, in questa veste live, assumono tutte una connotazione più energica, sfociando spesso e volentieri nell'hard rock, quando non addirittura nell'heavy metal. E' il caso della roboante "Raw Power" iniziale, o del classicone "Lust for Life", o ancora di "Nightclubbing", che da freddo pezzo minimale diventa qui un caldissimo blues; la conclusiva "Search and Destroy" arriva addirittura ai confini con l'hardcore punk.
In sostanza, un ottimo acquisto per chi non conosce nulla di Iggy, ma anche un buon live che piacerà ai fans!
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