Per questo suo nuovo album Ihsahn si circonda di alcuni dei migliori componenti che il panaroma Metal possa attualmente offrire. Ormai consolidato il suo ruolo di vocalist, chitarrista e tastierista l'ex Emperor arruola nel suo progetto Lars K. Norberg al basso, famoso per la sua funambolica partecipazione in "A Sceptic Universe" degli Spiral Architect, e il batterista Asgeir Mickelson, che tra gli altri ha lavorato nei Borknagar e i Vintersorg. Non sempre una formazione di all-star è sinonimo di ottimi lavori, e anche in questo caso non è di un ottimo lavoro che stiamo parlando. Qui si va oltre, ottimo vorrebbe dire sminuire questo lavoro. Al momento questo è l'album metal migliore del 2008, Ihsahn e i suoi sfornano un vero capolavoro della musica.

Il genere viene definito come "Extreme Progressive Metal", ma trovo sia riduttivo descriverlo così, in questo album si trovano commistioni di più generi, musica per ogni gusto, ed il tutto è unito alla perfezione, dando all'album un'anima propria. La prova strumentale di tutti i componenti è superlativa, le tastiere creano atmosfere a volte cupe a volte sognanti, Norberg al basso si dimostra uno dei migliori in circolazione facendo davvero parlare il suo strumento sia nelle situazioni dove la musica è più violenta sia quando deve creare atmosfere sulfuree, non mancano ovviamente i tocchi Jazz-Fusion che richiamano al lavoro svolto da Lars negli Spiral Architect, Mickelson alla batteria è un metronomo, non sbaglia un colpo, l'uso della doppia cassa è repentino e sapiente ed ogni stacco è studiato ed eseguito alla perfezione, i riff di chitarra sono vari ed originali e non vengono disdegnate anche parti acustiche che ogni tanto fanno capolino all'interno dei brani, gli assoli sono veramente di alto livello ed amalgamano musicalità e tecnica in una maniera a dir poco unica. Le parti vocali sono divine, Ihsahn usa il suo tipico Scream e più che volentieri si lascia anche andare a parti vocali pulite, più volte i due stili si alternano in un solo brano e l'effetto è a dir poco meraviglioso, per adesso solo gli Opeth avevano unito in un modo così perfetto Clean Vocals e parti in Growl. A proposito di Opeth, ci tengo a segnalare la terza traccia, "Unhealer" nella quale troviamo la partecipazione di Mikael Akerfeldt. Un brano meraviglioso, una semi-ballad dove le strofe sono cantate in modo pulito dal frontman del gruppo svedese, mentre nel ritornello il violento Growl di Mikael e l'acido Scream di Ihsahn si intrecciano creando delle atmosfere cupe con forti richiami al Death e al Black Metal, un capolavoro nel capolavoro.

Tra tutti gli altri brani è veramente inutile segnalarne uno in particolare, si passa da brani di una violenza devastante e pezzi dolci ed atmosferci, ci si trova davanti ad un'Opera Magna che va vissuta per intero, ove la tecnica è tanta, ma nonostante questo non viene tralasciato l'aspetto emozionale, non ci si trova a fronte di partiture fini a se stesse, qui tutto è in funzione del piacere dell'ascoltatore sia uditivo che emotivo, virtuosismi e parti riflessive sono dosate in maniera minuziosa, impossibile non rimanere abbagliati da un lavoro simile.

Sia che ascoltiate, Prog, Death, Black o chissà quant'altro, fate vostro questo album ed ascoltatelo, ascoltatelo ed ascoltatelo ancora, fino a farlo vostro interiormente perchè di album così ne escono veramente pochi. Fantastico.

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