Appartenenti a quella schiera di gruppi di fugace apparizione del Prog Rock Italiano anni'70, il Balletto Di Bronzo è quello rimasto non del tutto dimenticato.

Originari di Napoli, Lino Ajello (chitarrista), Giancarlo Stinga (batterista), Marco Cecioni (cantante e chitarrista) e Michele Cupailo (bassista) costituiscono la prima formazione della band e registrano il loro album d'esordio nel 1970, anticiapto dal singolo "Neve Calda/Cominciò Per Gioco" dell'anno precedente. "Sirio 2222" è l'unica testimonianza in LP di questa prima formazione, la seconda nonchè la piu' nota, è quella che presenta nell'organico il diciottenne e talentuoso tastierista Gianni Leone, con il quale la band registra l'album di maggior successo "Ys".

Questo disco d'esordio per un lungo periodo è stato avvolto nel mistero per il fatto che non si era sicuri di chi ne avesse partecipato alle registrazioni. Fino alla conferma di alcune persone e di Gianni Leone, gli unici ad essere stati accreditati alla realizzazione dell' album furono Lino Ajello e Gincarlo Stinga. Detto ciò, è arrivato il momento di parlare di cosa contiene il disco.

In "Sirio 2222" si fondono Beat, Hard Rock, Psichedelia, Sperimentazione e qualche venatura di Rock Sinfonico. Già nell'opening "Un Posto" possiamo intravedere un esempio di Beat mescolato a suoni Hard. All'arrangiamento non mancano riferimenti a band contemporanee come Led Zeppelin e Black Sabbath, grazie al riff di introduzione della chitarra elettrica. Il seguente brano "Eh Eh Ah Ah" è un Hard Blues impreziosito da un testo non molto impegnato. Si parla di una "repicca" fatta da un ragazzo alla sua fidanzata: "lungo la strada ho visto mille ragazze, e certo una starà bene con me. . . eh eh ah ah....". Molto interessante ed entusiasmante l'intermezzo dominato dall'armonica, che dopo la sua uscita di scena lascia spazio all'arpeggio Rock-Blues già accennato all'inizio del pezzo, ora suonato non piu' dalla chitarra acustica ma dall'elettrica.
Si prosegue con la succitata "Neve Calda". Essendo uscito come singolo, il brano, è si adattato per passagi radiofonici, con spunti POP, ma altrettanto accentuato da passaggi Hard Rock e Beat. Il riff del ritornello, con urli di sottofondo, ricorda molto "Communication Breakdown" dei Led Zeppelin. Ottimo lavoro di Stinga alla batteria. Un brano molto coinvolgente ed emozionante allo stesso tempo... adrenalina pura!

"Ma Ti Aspetterò" la quarta traccia, è un POP intriso di venature chitarristiche Hard, tutto sommato un brano che non passa inosservato. "Meditazione" è forse uno dei primi esperimenti Italiani di Rock Sinfonico. Sotto un tappeto sinfonico steso da violini e violoncelli, si posa la leggera e melodica voce di Cecioni, ad un certo punto avvolta da distorzioni psichedeliche. Inoltre, è da segnalare l'intermezzo del clavincembalo, molto "pulito" ed emozionante. Un brano a tratti malinconico, ma piacevole d'ascoltare. "Girotondo" è un'altro pezzo dalle atmosfere "zeppeliniane", grazie ancora al riff introduttivo, e agli assolo di chitarra elettrica ora "spigolosi", ora distorti, con un ben preciso tappeto ritmico di batteria. Il tutto impreziosito da una lirica al quanto psichedelica: "girotondo quando ho visto te, ho versato il sale nel caffè, girotondo... girotondo... girotondo... haaaa haaaa".
La settima traccia "Incantesimo", è un Rock lento che si introduce con un riff distorto, subito seguito dal potente, ma preciso ritmo di batteria. Anche qui pare che i nostri quattro vogliano regalare un' altro tributo a Page & Co., dando a questo brano l'atmosfera cupa e psichedelica di "Dazed And Confused". Lo possono ricordare ancor di piu' le "dissonanti" sferzate di chitarra elettrica, che si affacciano ogni tanto durante lo scorrere del pezzo. Insomma un Rock/Psichedelico che vi terrà incollati ovunque siate, sul divano, a terra, sul letto dall'inizio alla fine.

Chiariamo subito.... in questo brano e anche nei precedenti il Balletto non cerca assolutamente di ricopiare gli Zeppelin, che per Cecioni & Co. non sono che una grande fonte d'ispirazione. Il penultimo brano "Ti Risvegliarai Con Me" è un semplice POP, accentuato da entusiasmanti assoli di chitarra elettrica, e che nel mezzo scaturisce in un brevissimo Blues guidato dall'armonica, per poi ritornare alla strofa iniziale. E a concludere è il piatto forte, ovvero "Missione Sirio 2222". Il pezzo in questione è il piu' lungo di tutto l'LP, (durata di 9"36""). In questi nove minuti e poco piu' si mescolano, suoni acustici, elettrici e orientali. Nel testo si parla di spazio e astronavi, e l'arpeggio dato dalla chitarra acustica, se si chiudono gli occhi, ci fa sembrare di essere partecipi di un viaggio nello spazio. "L'astronave sta morendo, perduta nell'immensità.... uomini soli nello spazio, nessuno piu' li aiuterà..." è così che si introduce la parte cantata, subito dopo qualche secondo dall'inizio del brano. Ad un certo punto l'incanto della chitarra acustica sembra dissolversi nel nulla, come perdersi nell'imensità dell'universo, per dare spazio ai suoni elettrici e orientali di cui parlavo poco fà. Dopo un' improvvisazione tra chitarra elettrica, voce e percussioni, ecco ritornare l'incanto della chitarra acustica arpeggiata, dando di nuovo la possibiltà di viaggiare nello spazio, per poi riscomparire di nuovo... ma questa volta è davvero finita....

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