Un disco che è stato altamente ignorato dai media. Il che è quantomai atipico, considerando che con il primo disco Il Nucleo, band di Reggio Emilia, aveva ottenuto ottimi consensi di critica e pubblico, sia a livello di vendite che di air-playing radiofonico-televisivo, con i video di Sospeso e di Meccanismi. Nonostante il primo singolo 27 Aprile fosse molto orecchiabile, le radio lo hanno ignorato.

Il sound è quello del primo disco, chitarre filtrate da synth, voce ipnotica, basso che cattura, molta elettronica, ma questa volta usata con più buon senso, e non tanto per. Le canzoni migliori sotto il punto di vista dello songwriting sono L'Ultimo Uomo Sulla Terra, un grido di chitarre sciabolate che vi farà attaccare in testa il suo messaggio disperato ("Sei l'ultimo uomo sulla terra, devi urlarlo forte!") molto in stile Muse, e La Canzone del Marinaio, bella e profonda, intensa e commovente, melodica e mai banale. Seguono un po' lo stile dei singoli di successo, 27 Aprile e il suo groove con chitarre scippate a The Edge, Gioiello, il secondo singolo molto garage e rock'n'roll, e la title-track Essere Romantico, piccolo esempio di indie all'italiana. Notevole anche Riflessi D'Ambra con un giro di basso che cattura, avvolge e rulla in una sonorità ipnotica. Sotto di uno scalino Non Spegnere La Luce, La Quiete Dopo La Tempesta, coinvolgente ma poco convincente test di calcare il Subsonica-style, fantasma che spesso si aggira dietro ad alcune canzoni, e la Ballata Dell'Uomo Fragile. Insignificante Mille Anni Luce, dialogo tra un alieno e un terrestre. Ecco, terrestre, di nuovo il ghost di Samuel & soci...

Carico i commenti...  con calma