Le sonorità a tratti ricordano i Subsonica, ma la strada da percorrere è ancora lunga. Il disco si ascolta bene, i suoni sono puliti e non eccessivi, le canzoni sono mixate tra loro con stile e non sono mai appesantite da lunghi e complessi virtuosismi elettronici.
I testi in alcuni pezzi sono semplici, diretti, ma anche d'effetto, ma in tante altre canzoni l'impressione ricevuta è quella della classica forzatura da banale e moscia pseudopoesia da ispirato poeta maledetto, che va sempre molto di moda.
Breve, personale e fondamentalmente impietoso commento per qualche pezzo:
2. "Meccanismi": carina, mi piace, mi attira il testo, semplice ma ha senso, è ben ritmata, sonorità accattivante, hanno un futuro questi ragazzi, ...anche se la voce di Zanichelli esaspera un falsetto un po' da "checca", che va anch'esso cosí di moda oggi, dandomi quasi fastidio.
3. "Sospeso": è la hit, e si sente. L'hanno portata al Festivalbar, e si sente. Tuttavia è piacevole. È molto, come dire, popolare, ma coinvolgente, orecchiabile.
6. "Chi sono": torniamo un po' adolescenti e ascoltiamo una mielosa canzone dei Negrita... no, la voce è più femminea... senti la chitarrina, allora sono i nuovi Timoria... ma no, sempre loro, Il Nucleo, non l'avrei mai detto. Però, davvero, mi piacerebbe molto, ... se avessi quattordici anni.
7. Poi ci riprendiamo con "Quando mi fermo". Almeno nel ritornello, il gruppo e anche Andrea Zanichelli (voce e chitarra) riacquistano un po' di virilità, che poi in parte perdiamo...
8. ... nel pezzo successivo (Veloce verso il cuore) mentre simulano le Las Ketchup.
Balziamo ora alla 12 "Come un sole che sorge": all'inizio sembra Mango. Il titolo suggerisce un'impressione che poi il ritornello ("limpido ed azzurro ormai, splendido negli occhi tuoi") conferma! Ho detto tutto.
In definitiva trovo ben realizzato tutto l'apparato sonoro, è sicuramente un disco molto ben curato. I testi invece ondeggiano tra l'interessante, l'interessante poco sviluppato, il banalissimo mellifluo e grandi pretese poetiche mancate. Resta infatti un disco molto leggero. Loro stessi lo definiscono "un'istantanea di un percorso evolutivo", ed in effetti è un mix di canzoni sostanzialmente diverse tra loro. Non hanno ancora trovato una loro personale identità. A volte mi ricordano i Lovecoma... ma no no, non esageriamo!
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