Disco scoperto con i suggerimenti di youtube circa un anno fa. Copertina con un'immagine che ha suscitato in me un senso di malinconia, incuriosito, l'ho ascoltato subito. La mia percezione iniziale è confermata a tutt'oggi: ottimo disco, ben suonato, produzione in linea con gli standard del periodo, fantasioso e frizzante. Sorge un primo problema: questi sono americani. Non me ne capacito e decido di approfondire. Vengono descritti come band jazz rock. Detesto catalogare le band in filoni precisi, ma il jazz rock si distanzia notevolmente da ciò che percepisco io. La teoria secondo cui "non ne capisco una mazza" è più che plausibile, ma secondo me hanno un sound tipicamente inglese, nello specifico molto vicino alla scena di Canterbury con qualche sfumatura di "mediterraneità", ovvero di quell' elemento portante che ha caratterizzato il modo di suonare progressive di alcune band italiane degli anni '70. Per citare alcuni esempi, da un punto di vista strettamente personale farei riferimento in primis ad Apoteosi e Semiramis. Per quanto mi riguarda il jazz rock è un'altra cosa. Relativamente ai membri della band, si tratta di un trio: tale Larry Andrews al basso ed i fratelli Sandy e Ted Owen, rispettivamente piano e batteria. Il lavoro pianistico è la parte dominante del disco ed in alcuni momenti mette in secondo piano gli atri due strumenti. E' presumibile che Sandy Owen fosse la mente della band. Personalmente non avevo mai sentito parlare di questo musicista, ma ho scoperto tramite il suo sito personale che ha una carriera quarantennale come turnista e compositore. Concludendo si tratta di un disco interamente strumentale che strizza fortemente l'occhio allo scenario contorto e ricercato tipico del Canterbury sound ma che trasuda anche calore nella globalità del sound. Reperibile solo in formato vinile in prima stampa datata 1976 ed unicamente da venditori americani, presumibilmente fu distribuito solo negli USA. Ristampa mode on.
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