Sono simili ai Disturbed? Assolutamente no. Qualcosa in comune con gli Staind? Solo un sound fondamentalmente malinconico. Sono gli "anti Static-x"? Forse si, ma quest'ultimi a mio avviso, sono nettamente inferiori. (Pronto a ricevere critiche). Di chi sto parlando? De "Ill Nino", una band decisamente particolare.
Prima di parlare del loro album, è necessario evidenziare le caratteristiche di questa band. Basterebbe parlare delle loro origini per capire che si tratta di un gruppo fuori dal comune, si perchè come si intuisce dal loro nome, hanno ben poco a che fare con gli USA, solo 1 membro su 6 è americano, tra l'altro è di origine italiana! Per il resto, nazionalità brasiliane e peruviane.
LA STORIA:
Grazie alle loro origini, gli El Nino (questo è il primo nome della band), sono riusciti a fondere il classico nu metal col rock latino e con suoni tipicamente diffusi nella cultura latino-americana, infatti nella band è presente un percussionista, Danny Couto. Questa introduzione è necessaria per chi non conosce la band e per chi si sarà messo le mani nei capelli leggendo: degenere metal. "Confession" è il secondo lavoro della band capitanata da Cristian Machado (voce) e fondata nel 1999 dall'italo-peruviano Dave Chavarri(batteria). Il Cd risale al 2003 dopo il precedente "Revolution Revolucion" del 2001. Leggendo molte recensioni riguardo questa band, ho letto diverse perplessità nei confronti di "Confession", da molti definito troppo commerciale (anche qui su Debaser). Può darsi che sia così, ma non bisogna sottovalutare la qualità di questo Lp che non ha nulla da invidiare ne al precedente lavoro ne al successivo"One Nation Underground", anzi..
CONFESSION:
Presenta una struttura piuttosto articolata, pezzi ben distinti tra loro ma con un legame evidente, i testi sono quasi tutti incentrati sul rapporto complicato con l'amore. Non a caso il primo pezzo si intitola "Te Amo-I Hate You"a testimoniare la complessità dei testi scritti da C. Machado. Si tratta di un pezzo molto forte, che a mio avviso sembra appartenere più a "Revolution Revolucion" che a "Confession", perchè il sound è molto potente, come in poche altre canzoni dell'album. "How Can I Live" è il primo passo verso una svolta sonora della band latina. I ritmi sono più delicati, ma la melodia rimane sempre travolgente e il ritornello è molto latino ed orecchiabile. Uno dei migliori pezzi dell'album. Il terzo pezzo è "Two(Vada Con Dios)"che rispecchia più che altro lo spirito sporco di "Te Amo". Sound ruvido ma allo stesso tempo immediato. Il tris di canzoni successivo rappresenta il punto più alto dell'album; "Unframed", "Cleansing" e "This Time's For Real" sono a dir poco deliziose, ritmi alti, testi riflessivi, e melodie incantatrici. "Unframed" è un pezzo ad "effetto Staind", ricorda molto il sound della band di Aaron Lewis.
La successiva "Lifeless... Life..." riporta la band su un suono più ruvido, meno latino e più metal. Forse ad anticipare la successiva "Numb" che oltre che a possedere un suono fin troppo anomalo per la band (una base molto leggera e melodie leggermente "pop"), è caratterizzata da uno splendido assolo di "chitarra latina" nel finale e da riff di alto livello. "Have You Ever Felt?" è davvero fin troppo commerciale, mentre le successive "When It Cuts" e "Letting Go" fanno ritornare sulla Terra l'ascoltatore, ricordandogli che "Ill Nino" sono sempre una metal-band. Ottima "All The Right Words"; in questa song C. Machado ricorda molto J. Devis e i ritmi e gli assoli sono in pieno stile Korn. A chiudere l'album ci sono "Re-Birth", puramente Latin-Metal e la stupenda versione spagnola di "How Can I Live", a mio avviso composta appositamente per far capire che loro sono e rimarranno latini, quasi per ribadire che la vita tutto lusso e successo "made in USA" non li appartiene.
COMMENTO:
Concludendo vorrei dire che anche questo album ha dei difetti, ad esempio i testi, come già ho evidenziato prima, sono monotematici, talvolta le basi sono fin troppo simili tra loro ed infine, ma questo è solo un parere personale, avrei preferito una versione potroghese e non spagnola di "How Can I Live", visto che sono per lo più brasiliani! (3 su 6). Pazienza, avranno scelto lo spagnolo per rendere il pezzo più accessibile alla gente, una scelta, quella della "commercializzione" del disco che ha caratterizzato l'intero album. Lo consiglio a tutti coloro che amano il metal, ma anche chi è un grande fan di Carlos Santana dovrebbe preocurarsi questo Cd; (Basta che non vi spaventiate)!
"Confession" e più generalmente "El Nino" rappresentano la REVOLUCION del Metal. Davvero molto bravi.
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