Discotecari, musicofili, cantanti, musicisti più disparati, belli, brutti, etero, gay, anarchici, comunisti, fascisti, centristi, non schierati, incensurati e non, ecco a voi gli Imagination! Fautori della fortunata Disco music degli anni '70, trasportata nei meno accoglienti anni '80, suonatori eccellenti, cantante magistrale, canzoni che somigliano a calamite giganti posizionate davanti a gente che ha più tratti in comune con il ferro di quanti non ne abbia con la carne. Gli Imagination sono questo e molto altro. Provate a organizzare un party anni '80 e non suonare un brano di questa band e potrete dire addio definitivamente ai vostri arti. Gli Imagination sono storia: non si discute. Sono fondamentali, sia per la Disco che per il Pop. Possono considerarsi non a torto come la locomotiva del sound Disco music degli anni '80. Voci in falsetto, batteria lenta, trascinata ma carichissima, sottofondo di sintetizzatori e tastiere elettroniche sovrapposti e intrecciati in un complesso puzzle, melodia portante di pianoforte o anch'essa di tastiera, linea di basso molto grave, sia acustica che elettronica, chitarre rare e di contorno. Ecco gli ingredienti degli Imagination, più (ovviamente) l'elemento segreto di ogni band o cantante che si rispettino.
L'origine degli Imagination vede la luce quando il corista Lee John ed il musicista Ashley Ingram si trovano a lavorare insieme come coristi di supporto per alcuni gruppi importanti. E' allora che nasce l'idea, affiancati dal batterista Errol Kennedy, di creare il gruppo. Gli Imagination (band inglese vi ricordo: NON AMERICANA) disintegrarono ogni record, infilando un singolo come "Body talk" (1981) nella top list della hit parade di tutta Europa (USA inclusi stavolta). "Body talk" fa parte della serie "intramontabili" della Disco music della storia. Brano un po' povero di idee e lunghetto, "Body talk" comunque aveva non pochi punti di forza. Un groove trascinante e ipnotico, linea di basso al pianoforte (con esso anche gli arpeggi sovrapposti alla melodia), voci maschili in falsetto che si sollevavano dalla giungla ombrosa di suoni artificiali, sintetizzati ma soul al 100%, bassi capaci di spostarti, leggerezza musicale che nasconde forze occulte. "Body talk" è la danza della notte: quando tutti i corpi si muovono, fradici di sudore, immersi tra gli alberi della foresta, illuminati dalla luce fioca e traballante delle lampade ad olio e incitati dai rituali dello sciamano che chiama gli spiriti dell'oltretomba a vivere ancora una notte con i mortali c'è un solo linguaggio che vale, che è universale: quello del corpo. Questo è quello che riassume "Body talk".
L'anno dopo (1982) gli Imagination superano loro stessi: sfornano altri due brani fondamentali come "Music and lights" e "Just an illusion". Il primo caratterizzato da una dimensione di maggiore ballabilità, il secondo da una presenza illusiva di calma e benessere quando invece nasconde lo stesso ipnotico e leggendario groove di "Body talk". "Music and lights" accompagna l'ascoltatore in un viaggio all'interno della discoteca. Gli mostra le meraviglie, i punti oscuri e nascosti, le dimensioni levigate e le fantasie lisergiche incatenate all'interno. Chi non capisce la discoteca è perchè non ha mai ascoltato "Music and lights". "Just an illusion" invece sapete cosa fa? Niente. Quello che lascia intuire non è vero, quello che lascia presagire non è reale. Tutto è appena un'illusione. Gli strumenti musicali usati sembrano veri: non lo sono, perché sono sintetizzati. La stessa voce non è quella vera perché il cantato è in falsetto. Il groove utilizzato non è affatto nuovo, perché è lo stesso di "Body talk". Con questo brano, estremamente ballabile (o forse no) vi renderete conto che l'unica cosa vera al suo interno è la band, gli Imagination, il cui nome spiega tutto (in Italiano= Immaginazione, e chi non lo sapeva??).
Gli Imagination, nella loro incredibile carriera, sono riusciti a mandare loro brani in classifica, in 28 paesi diversi tra il 1981 ed il 1983, conquistando diversi dischi di platino, d'oro e d'argento nelle vendite Europee. Oggi come non mai mi sono sentito di ricordare a tutti l'incredibile carriera di questi ragazzi, seppur ambigui (tutti gay). E voi cosa aspettate? Includete questa fantastica band nella vostra collezione al più presto!!!
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