Questo dovrebbe essere il titolo del disco di esordio dei finlandesi Impaled Nazarene. Avviso per tutti coloro in procinto di indignarsi/scandalizzarsi: questi scherzano.
Può iniziare la recensione.
Nel 1992, dopo un demo dal titolo "Toag Eht Fo Htao Eht" (sembra cinese), i Fratelli Mika e Kimmo Luttinen, insieme a due "amici" sessionisti, registrano questa roba qua. Si tratterebbe di Black Metal, o almeno così viene classificato da solerti archivisti dilettanti. A mio modesto parere, questo full-lenght si differenzia molto dal BM (che nel 92 emetteva solo i primi gracchianti vagiti).
ll booklet è estremamente scarno e presenta solamente una lunga lista di ringraziamenti, preceduti dall'avviso "tra questi ci sono numerosi figli di puttana, ma ci hanno comunque aiutato in passato" Sul retro il cd presenta la scritta "Impaled Nazarene plays industrials cyberpunk sado-metal exclusively". Dopo aver aggrottato a sufficienza le sopracciglia, si inserisce il disco nel lettore e ci si mette a farsi massacrare i timpani. Il fracassamento è scientifico, ragionato e invero piacevole.
Chiunque conoscesse gli attuali ImpNaz dovrebbe ora chiedersi: "Embè? adesso mica suonano le sigle dei cartoni… "
Vero. Ma l'annientamento sonoro è molto distante dal power-black thrash-punk di ora. Oggi sono degli allegri fancazzisti ubriaconi che si divertono a fare canzoni veloci e violente per far pogare la gente. Prima erano invece degli allegri fancazzisti ubriaconi che si divertivano a fare canzoni violente, veloci e malate per far rimanere la gente con la bocca aperta e gli occhi a palla.
La struttura del disco è semplice: alternanza di brani spaccaossa e intermezzi di piano/organo/flauto/altro con voci incomprensibili che declamano cose come "Satan represents vengeance instead of turning the other cheeck", oppure versi di animali dello zoo che si accoppiano con delle capre.
Le canzoni sono tutte praticamente indistinguibili l'una dall'altra e perciò non parlerò di esse, anche a causa di un fattore non di poco conto, che spiegherò meglio in seguito. Chitarre iperdistorte, batteria impazzita; i due o tre cambi di tempo per brano fanno sì che non ci si annoia mai e si fa sempre tap-tap col piede oppure con la manina sul volante, se si ascolta questa perla guidando. La voce è mostruosa, uno scream strappaugola urlato nel microfono, probabilmente filtrato. Talvolta si sovrappongono e si alternano delle grida più gravi e roche, con le quali Mika auto-duetta.
Chitarra distorta+blastbeat+scream+caprone = Black Metal, diranno gli implacabili etichettatori. Secondo me invece no. Manca l'attitudine e l'atmosfera necro-grim e soprattutto manca la più totale intenzione di prendersi sul serio. Questa è dichiaratamente una goliardata, e nel 92 chi stava nella scena Black non faceva goliardate.
Se non si ricerca la melodia e se non si è cristiani, questo disco può essere estremamente divertente, anche per una certa carica marcia e oscura che riesce a infondere. Carica che gli attuali ImpNaz, nel bene o nel male, hanno perduto.
Voto: 4, 5
N. B. Gira una ristampa, che ho avuto la sfortuna di acquistare, con la tracklist completamente sballata. I numeri delle canzoni non corrispondono alle canzoni, alcune canzoni sono separate a metà, altre sono accorpate sotto lo stesso numero. Ci sono delle bonus tracks, una quindicina di brani ammassati in 20 minuti di traccia 21. Sul sito ufficiale degli ImpNaz c'è una sorta di manuale delle istruzioni su come fare a sapere quale canzone si sta ascoltando, ma è complicatissimo e ci ho rinunciato. Chi di voi avesse molta pazienza e molto tempo da buttare, può farlo. Inizialmente credevo che fosse una cosa voluta, per risultare più "di culto". Invece no. Si sono semplicemente sbagliati in qualche fase della stampa del disco. Se invece lo scaricate, beh, buona fortuna.
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