Penso che in un tempo come il nostro, si sia scordato la bellezza di avere tra le mani un disco, un supporto fisico. La musica sta diventando tutta volatile, non c'è il piacere di toccare con mano la custodia, guardare la copertina e leggere i titoli delle canzoni. Una cosa che mia affascinava tanto era il fatto di collezionare cd single. forse perchè sono cresciuto con i video su MTV, ma il fatto di avere il disco solo delle canzone è una cosa abbastanza radicata nella mia mente, alla fine la musica da quando sono nati più o meno i generi di commercio (40 50 60 ), è una questione di singoli. eheeheheh lo so che non è facile da ammettere, mi beccherei gli insulti di tutti i metallari del mondo, ma li capisco essendo anch'io un grande appassionato di metal, che è dura guardare in faccia la realtà. La realtà consiste nel ammettere:
1 Tutta la musica è commerciale, che si tratti di Black Metal, o di Noise/Harsh inascoltabile non importa, è tutta un evoluzione del pop e rientra tutta in uno schema di commercializzazione più o meno cosciente. Non ammettere questo equivale a rendersi ottusi e campanilisti come tra l'altro una buona fetta di fanatici è alla fine.
2 E' sempre stata una questione di SINGOLI. La musica fin dagli anni 20 - 30 è sempre stata una promozione tramite il singolo pezzo, dalla marcia mussoliniana fatta passare in radio, per dare coraggio ai soldati, fino alla popstar di turno che sculetta allegramente nel video anni 80 alla madonna, e per arrivare alla fine all'appassionato di Black Metal che ha comprato si il disco intero e ne è un fiero cultore, ma principalmente per ascolare 3 o 4 canzoni che sono i singoli apripista o le canzoni che più si distinguono per blasfemia ecc ecc, perchè anche la cronaca nera è servile nel pubblicizzare la musica. Es: "Suicidio di massa tra adolescenti, dopo l'ascolto di Suicide Solution di OzzyOusborne";"assassinio del cantante Euronimous dei Mayhem e la canzone Freezing Moon" ecc..
Negare questo singolo passaggio equivale ad essere inconsapevoli e infinitamente stupidi , per non dire ignari della realta che ci circonda e ahimè della macchina di cui tutti fanno parte che si chiama società, e che ognuno di noi ne rappresenta un tassello volente o nolente.
Quindi mi sembra abbastanza obsoleto parlare di album alla fine, all'ora parliamo di singoli, di canzoni apripista, radiofoniche e non, di cd singoli, di vinili 7" 12", di EP, di Remix, di 45 giri. Dovete sapere che la moderna impostazione commerciale di una buona parte delle etichette del giorno d'oggi è impostata sulla scuola anni 70 di divulgazione e vendita. Insomma non importa il genere che ascoltate, è tutto impostato sulla disco music la formula attraverso la quale il prodotto arriva a voi fruitori.
La cosa che mi da un po fastidio, è che con la nascita e la consolidazione dell' mp3, il supporto fisico del cd single, si sia trovato diciamo a quasi a scomparire, ma la parola giusta è ad essere sostituito.
Nel perido in cui sto scrivendo, i pochi cd single 45 giri recenti sono i seguenti:
- The Duke: ep dei Lamb of GOD
- Immortalized dei Disturbed
- Il nuovo singolo degli anthrax
- The truth/the end degli IN FLAMES
- Rock or Bust degli ACDC
Be devo dire che ho fatto le mie per accaparrarmi il 45 giri degli IN FLAMES. Quello con le due canzoni del nuovo disco che probabilmente vale la pena di ascoltare. EH già perchè è praticamente così, lo è sempre stato.
Adesso possiamo ragionevolmente passare dal lungo prologo alla recensione vera e propria del disco:
45 giri The truth\the end degli IN FLAMES.
Considero il Melodic Metalcore, ne più ne meno come una maggiore commercializzazione becera e profondamente mirata a fare spendere soldi e ammaliare la classe di fruitori nata negli anni 90, maggiormente identificabile con il nomignolo "Bimbominkia" e l'associazione Cokamedia-MCdonalds-DragonBall-Smartfone-tatuaggi-tragediefamiliariemo-Scopare come ricci, e con tutto il dovuto rispetto e una musica che si basa sulla commistione di ritmi punk hardcore e schitarrate in 16simi di una nota sola, voci ora melodiche ora in growling-screaming, insomma una bella macchina da soldi.
Gli IN FLAMES tuttavia sono riusciti a toccarmi il cuore con una serie di canzoni dove la melodia e i ritmi forsennati hanno una ragion d'essere. Alcuni brani sono veramente credibili in quanto rappresentazioni della tragedia\e giovanile fatta di traumi familiari, amori finiti male tipo omicidio\suicidio, e una voce in screamo che sembra autentica nel raccontare l'orrore che è la vita ai nostri tempi.
Però c'è sempre lo spettro del benessere, della noia, della monotonia di una vita agiata, da "arrivati". O semplicemente non hanno voglia di sbattersi più di tanto, ci stanno prendendo per il culo? Mah
Fattostà che è bastato ascoltare le prime note e guardare i primi secondi del videoclip con loro che giocano ai videogiochi nello spazio, o stronzate simili per farmeli smerdare totalmente. L'unico motivo per cui ho comprato questo singolo in vinile è per collezionismo puro e semplice, poi magari lo ascolterò con calma e valuterò meglio.
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