"This should be played at high volume (preferably in a residential area)"

Comincia così questo tour-de-force intitolato "Violent Resignation: The Great American Teenage Suicide Rebellion 1992-1998", vale a dire una compilation di tutto il materiale prodotto dagli In/Humanity durante la loro esistenza. Il totale è della bellezza di 42 brani, tutti provenienti dai due EP e dai tantissimi singoli e split pubblicati.

Li avevo precedentemente citati in una delle mie ultime recensioni ("Gatefold" degli Orchid, sempre attinente a queste sonorità) come coloro che hanno avuto l'idea di coniare questo nuovo termine "Emoviolence", questo sottogenere figlio dell'Emocore primordiale e del Powerviolence (per chi non lo sapesse, consiste nell'estremizzazione dell'Hardcore Punk; da non confondere con il Grindcore, il quale attinge dal Metal).

Il bello è che questo termine in realtà fu solo frutto di uno scherzo e gli In/Humanity di burle, autoironia, provocazione e satira ne sapevano assai; questa è l'unica particolarità che forse-forse li differenzia dal resto dei gruppi che a partire dalla metà degli anni '90 cominciarono ad identificare la propria musica come Emoviolence.

In questa discografia di 42 brani si trova un po' di tutto, un vero e proprio "misto mare", come si dice dalle mie parti: classiche e sempre adrenaliche prove musicali che a volte raggiungono il minuto e tante altre volte nemmeno; poco più di una manciata di brani dove si viaggia tra i 3 e 4 minuti dove i ritmi si abbassano e i riff diventano dei mutaforme ("Greener Eyes", "If It's Wrong It's Real", "Me And My Shadow"), a metà tra Post-Hardcore e sonorità che ricordano davvero tanto un Black Metal marcio e dissonante; intermezzi non-sense di qualche secondo per smorzare il tutto ("We Are The Kids" e la conclusiva "Emotional Violence").

Per rendere tutto il più divertente e controverso possibile i nostri cari amici mettono campionamenti in quasi ogni traccia: avrete il piacere di sentire Charles Manson nella sua storica domanda ai giudici (proprio quella che recita "Do you feel blame? Are you mad? Uh, do you feel like wolf kabob Roth vantage? Gefrannis booj pooch boo jujube; bear-ramage. Jigiji geeji geeja geeble Google. Begep flagaggle vaggle veditch-waggle bagga?", cercate il video "Charles Manson's Epic Question"), Aleister Crowley (credo) che recita la legge della Thelema ("Do what thou wilt shall be the whole of the Law"), una storpiatura di "Mr. Roboto" degli Styx e qualche sample di Hip Hop e pseudo-elettronica.

Un vero e proprio delirio.

Io l'ho ascoltato senza interruzioni per goderne fino all'ultimo secondo ma non è assolutamente obbligatorio fare così, visto che il cantante stesso afferma di non riuscire a farlo (c'è scritto proprio nel booklet, sìsì).

Carico i commenti...  con calma