Gli Incapacitants sono uno dei gruppi più importanti nel panorama mondiale del noise, attivi sin dall'inizio degli anni 80 come progetto di Mikawa a cui poi si aggiungerà Kosakai formando stabilmente un duo autore di numerose pubblicazioni (sebbene non al livello di Merzbow, numericamente parlando). Amo tale gruppo che ritengo essere il vero portavoce di quello che è il noise (assieme agli Hijokaidan), più di Merzbow.
Gli Incapacitants non sono legati ad alcuna ideologia, non veicolano alcun messaggio, trascendono completamente tali concetti, sono semplicemente suono che fluisce, sempre uguale a sé stesso pur essendo sempre in continua mutazione. Sentirli è esperienza fisica, in quanto muro di suono, ed anche mentale in quanto ci si lascia trasportare dal suono e ci si perde al suo interno. Questo è, a mio avviso, il punto di forza rispetto Merzbow (che comunque ritengo Artista di primissimo livello): infatti la maggior parte dei suoi lavori è incentrato su un particolare tema (il vegetarianesimo, la vivisezione, e il kinbaku tanto per citarne alcuni) che spesso è difficilmente associabile a certi suoni.
Il suono proposto dagli Incapacitants è ottenuto con chitarre, effetti messi ad anello, circuiti auto-costruiti, feedback e voce che assieme creano una saturazione tale da raggiungere quasi il rumore bianco. Non trovo che tale suono sia concepito con quella di creare qualcosa di "crudele" o atto a stupire, è semplicemente suono che va oltre il bello od il brutto. Il lavoro qui proposto non fa eccezione: copertina e i titoli potrebbero non esserci, non rivelano e non indicano nulla, tre brani di diversa lunghezza ma indistinguibili in cui tutte le frequenze sono presenti, tale da dare l'impressione di trovarsi di fronte un blocco di pietra da cui si può trarre qualsiasi forma.
Incapaci di costruire ma non di generare.
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