Il metal in Italia come ben sappiamo non è mai riuscito ad avere una strada libera, ma qualsiasi genere qui da noi se non risponde alla rima sole/cuore/amore, ha vita difficile, il death poi non ne parliamo è rappresentato da gruppetti che non fanno altro che emulare band come Mayehm o Morbid Angel, senza mai rendersi effettivamente individuali, eppure ci credereste mai che esiste una band che sta all'estremo sud del nostro stato che unisce chitarre metal a tarantelle, e canta in un marcatissimo dialetto siciliano? Mai sentita? Allora si vede che non conoscete gli Inchiuvatu.

Inchiuvatu è un gruppo creato da Agghiastru di cui ne è anche l'unico membro che compone da sè tutti i pezzi (solo in sede live è affiancato da un vero e proprio gruppo), questo primo album ufficiale (in realtà fece vari demo prima) è a parer mio uno dei cd più originali che la nostra scena metal italiana abbia mai avuto. Intorno ad Agghiastru circolano altre formazioni metal cui lui ha creato o ha dato un suo effettivo contributo, la cosiddetta scena mediterranea, una sorta di Euronymous ma siciliano dei nostri tempi, il cui intento in particolare con la band Inchiuvatu con cui ha avuto inizio tutto, è quello di mostrare un metal che si rifà a band come Cradle of Filth, Deicide etc. personalizzandolo con ballate tipiche del folklore siciliano.

"Addisiu" si apre con la ballata "Veni" che con le melodie del pianoforte (strumento che astru predilige nelle sue canzoni) ci invita ad entrare nel suo mondo popolato da fate e diavoli; al suo termine veniamo accolti da un orchestra infernale costituita da chitarra acidissima e una drum machine sparata a 100 all'ora, con una voce death che ci canta "Inchiuvatu" quasi a metà canzone potrete sentire quell'influenza folk di cui vi parlavo prima data da un flauto siciliano, dopo pochi secondi di pausa un turbine furioso ci trascina nella 3' traccia "Cu Sangu A L'occhi" dove a farla da padroni sono di nuovo la chitarra e la drum machine, sparate come furie indemoniate. In "Ave Matri" è la tastiera che comanda con un flauto in sottofondo e la chitarra che eccheggia nei ritornelli, e la voce di Astru che è come sempre fenomenale; la canzone che segue "Addisiu" si collega direttamente alla precedente per la storia che esse narrano, ma non vi rovino la sorpresa, sentitelo e vedrete di che parlano.Continuando ad ascoltare le tracce si può notare come ad Agghiastru piaccia sperimentare la sua musica miscugliando generis su generis, come "Lu Jocu Di Li Spiddi" sembra di sentire una canzoncina da bambini, ovviamente velocizzata e casinara, la ninna nanna malefica e lugubre di "Nenia", per poi improvvisamente suonare brani melodici di solo pianoforte come la struggente "Unia" una riflessione dell'io interiore dell'artista, o la strumentale "Quiete Morente".

Una cosa che poi all'ascoltatore non passerà inosservato sta nel come il Astru passa da una musica lenta il cui ruolo è affidato al pianoforte a sfuriate metal estremo delle chitarre e batteria, il flauto saltella fra i passaggi quasi come un anello di giunzione fra i due generi, ne è la traccia più significativa "Cristu Crastu", che sembra quasi la colonna sonora di un film horror, in effetti la parte del pianoforte mi ricorda quella del film "La casa dalle finestre che ridono". "Lu Jaddinu Di Lu Piaciri" e "Luciferu Re" sono le tracce che chiudono l'album e si rifanno molto a quegli esperimenti di unire vari generi sotto la corrente portante del metal, ma sono a parere mio le meno riuscite.

In conclusione "Addisiu" è un album che merita di essere negli scaffali di chiunque ami questo genere, non credo che mai alcuna band italiana sia riuscita a personalizzarsi nello stile e nel sound come quella di Agghiastru e tutte le altre band che sono nate intorno ad essa che meritano anche loro di essere ascoltate, è un peccato che però in patria non gli viene attribuito il giusto merito che si rispetta, gli dò 5 stelle in partenza per la bravura di Astru nel comporre i testi e le canzoni da solo.

Un consiglio che dò ai metallari che non sono siciliani, quando ascoltate le canzoni tenetevi accanto un vocabolario siciliano-italiano, dato che canta in dialetto stretto e poche frasi in inglese.

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