Il venticinquesimo anno di attività è un traguardo che viene ambito da tutti gli artisti e in pochi riescono ad arrivarci. Molti ci arrivano faticando, altri per inerzia, alcuni grazie ad un successo raggiunto sempre e comunque oppure per la sola passione, nel bene e nel male. Gli Indochine ci sono arrivati non fermandosi neanche di fronte alla morte nel 1999 di uno dei componenti, che al posto di sfiduciare l'unico fondatore rimasto del gruppo, ha chiamato altri musicisti e non cambiando neanche il nome del gruppo, pratica che in molti hanno attuato al inizio del nuovo secolo, sono tornati al successo come negli anni ottanta grazie ad un album come "Paradize" del 2002.

Ogni musicista arrivato al venticinquesimo anno, vuole festeggiare nel modo più originale possibile, e anche il gruppo guidato da Nicola Sirkis ha un'idea bellissima. I parigini per celebrare il traguardo importantissimo hanno suonato il 6 e il 7 Giugno, ottenendo un clamoroso sold-out, all'Opera di Hanoi, capitale vietnamita, rendendo vicina una nazione così lontana alla realtà europea. Per poter far ascoltare a tutti le canzoni suonate, gli Indochine hanno scelto le tracce migliori delle due serate e le inserite su due cd chiamati semplicemente "Hanoï".

I concerti sono stati divisi in due parti, come i rispettivi cd live. Nella prima parte il gruppo francese si è permesso di suonare con l'orchestra sinfonica del teatro vietnamita i loro pezzi più conosciuti che, grazie a nuovi arrangiamenti, sono stati arricchiti con l'inserimento di archi aggiunti per l'occasione. Da citare le versioni di "Trois Nuits Par Semaine", "J'ai Demandé à La Lune", "L'Aventurier", "Justine", "Salombo" e la sempreverde "3e Sexe", ma le emozioni che riesce a suscitare la versione di "Pink Water" eseguita in questa chiave inedita è una liberazione per il cuore da tutti i pensieri che lo attanagliano tutto il giorno per quasi sei minuti, essendo piena di note delicate e capaci di far emozionare l'ascoltatore, rendendo un pezzo già bello "fenomenale".

Il secondo cd riguarda la parte più ruvida degli Indochine: rock ed elettronica si miscelano alla perfezione nella migliore tradizione del gruppo da ormai venticinque anni. Qui troviamo solo otto tracce soprattutto estratte dal loro ultimo lavoro uscito nella fine del 2005 "Alice & June" e altre meno recenti, come la rinata "Atomic Sky" inserita in un LP sottovalutato come "Dancetaria" del 1999, che comunque ha contribuito alla rinascita del gruppo dopo tanti anni di crisi iniziati nella prima parte degli anni novanta. Da citare i tre grandi successi recenti come "Alice & June", "Marilyn" e "Adora", ruvide per la composizione musicale ma, soprattutto, per i testi. Anche "Gang Bang" fa la sua bella figura dopo questa sequenza di pezzi che stanno diventando tra i più famosi e celebrati del gruppo. Il secondo LP si chiude con la delicata "Starlight", purtroppo eliminata dalla versione da un cd dell'ultimo album registrato in studio.

Sicuramente l'originalità di questa doppia tappa inserita a metà tournè è degna di essere citata e ovviamente il gruppo ha pensato di consacrarla pubblicando questo sesto live in venticinque anni, pieno di canzoni già sentite ma con una veste nuova che le rendono uniche. Speriamo che Nicola Sirkis non si fermi qui a scrivere e che continui ad emozionarci con questi pezzi che hanno fatto la storia della musica francese da tanto tempo ormai.

We Love To Stay.

Playlist:

Cd1: Hanoï Classique:
- Le Péril Jaune
- Cérémonia
- Salômbo
- Justine
- Trois Nuits par Semaine
- Sweet Dreams
- Pink Water
- J'ai Demandé à la Lune
- Tes Yeux Noirs
- 3ème Sexe
- L'Aventurier
- Talulla

Cd2: Hanoï Rocks:
- Les Portes du Soir
- Alice & June
- Marilyn
- Adora
- Atomic Sky
- Gang Bang
- Ladyboy
- Starlight

Carico i commenti...  con calma