Fabrizio Bentivoglio nasce come attore, molti lo assoceranno al padre di "Ricordati di me", ma pochi sanno che è anche un ottimo musicista...

Questo disco nasce grazie alla collaborazione con il "Quintetto di Musicanormale", anche se dietro al progetto si nascondono gli Avion Travel (che hanno prestato strumentisti e canzoni proprie).
Tutti i pezzi sono suonati in maniera scarna, senza effetti o sovraincisioni, la musica allo stato puro. Le canzoni narrano di vicende surreali con ambientazioni alquanto bizzarre: la Jugoslavia di "Tipota", l'America anni '30 de "La pupa del gangster", l'ambiente della musica lirica di "Zagolin".
Alla fine però ciò che predomina sono i sentimenti, con canzoni come "Se fossi nato a Napoli", "Bouquet", e "Periodi caldi".

La varietà di stili compresi in questo album è impressionante: si passa dal jazz alle canzoni d'autore alla De André, dalle ballate appartenenti agli Avion Travel allo stile tipico di Vinicio Capossela, per concludere con un tocco di Blues.

Questo probabilmente sarà l'unico album di Fabrizio Bentivoglio, e oltretutto è un cd introvabile, quindi credo che per gli interessati sarà veramente difficile appassionarsi a questo artista anche dal punto di vista musicale e non solo cinematografico. Vi assicuro comunque che l'album vale la spesa...

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