Sono passati i mesi, diversi dalla pubblicazione del disco, si sono depositati i preconcetti Joy Divisionani peraltro inesistenti con riguardo a questo gruppo. Facile liquidare gli Interpol come deja Vu, un minimo, ma proprio un minimo di somiglianza vocale con Ian Curtis fa gridare allo scandalo : niente di piu errato, gli stessi Interpol se interpellati non saprebbero cosa rispondere. Lo stesso si diceva per gli Echo & the Bunnymen: uguali ai Doors, e si puntava su questo, cazzo imitavano i Doors, forse qualcuno di voi ricorda i Bunnymen come cloni dei Doors ?
Questo è uno dei gruppi piu convincenti mai ascoltati nei 2000, assieme agli Editors e ai National. Capaci di costruire una canzone: io personalmente avevo bisogno di un gruppo cosi: epico, potente, di classe, e "riconoscibile "soprattutto.
Affanculo i recensori dalla penna svelta che liquidano il tutto con un generico deja vu: campioni nel liquidare un gruppo affiancandolo a tutto praticamente: da David Bowie ai Psichedelic Furs, incapaci, veramente incapaci di carpire in tempo le potenzialita di un gruppo, buoni a farsi seghe virtuali e non con il pregresso vantandosi di ascolti fatti chissa quando e perché. Evidentemente talmente assuefuatti che non riescono piu a scindere il buono dal cattivo.
Gli Interpol sono un ottimo gruppo, questo terzo disco mantiene il livello alto che già si conosceva con "Antics" il loro miglior lavoro. Segnalo i pezzi migliori: "Pioneer to the Falls", "Pace is the trick" secondo me il pezzo migliore del disco con quell'incedere epico/suggestivo che mostra la cifra dei Nostri, e "Rest my Chemistry" .
Per il resto non c'è molto da dire su di loro, PERCHE? Loro sono quello che suonano, ne più nè meno. Non amano fare proclami, forse non si aspettavano nemmeno il successo (relativo) che hanno avuto, sono insomma una rock band "pura".
Vediamoli Live il 13 novembre con i fratelli Pace per farci un'idea più precisa.
Ciao
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