Ascoltando per la prima volta questo Album, la prima cosa che ho pensato è stata: chissà se questo Io,Carlo al secolo Carlo Fath è l'ennesima toccata e fuga della musica nostrana, oppure l'inizio di un nuovo filone o stile compositivo, costruito con la formula della classica canzoncina da piace a tutti al primo colpo, ma con l'aggiunta di un certo impegno nella stesura dei testi, bè direi proprio la seconda. 11 belle canzoni  che si possono collocare nel contesto elettro-pop nostrano ma con molte chitarre e piano,  alcune in vero stile 80's, altre nel classico arrangiamento classic-pop, quasi tutte all'altezza dei due singoli usciti precedentemente all'album, dove troviamo arrangiamenti  e suoni non originalissimi ma divertenti e molto curati, con riferimenti marcati ai mostri del cantautorato nostrano.

Quello che sorprende di più sono appunti i testi, che per fortuna non trattano solo d'amore, tradimenti ecc. cosa molto frequente nel prodotto italiano, qui troviamo temi più impegnati, come l'ecologia il consumismo, l'odierno stile di vita suggeritoci dai media, il per forza di cose nell'essere sempre al centro dell'attenzione consumistica, le mode, l'essere ciò che non siamo, l'apparire migliori e sempre più belli, il caos che ci circonda, la frenesia di questa vita di inizio millennio, la voglia di scappare via da questo pianeta, la nostalgie infantili.

Frasi come:

Danziamo Danziamo indossiamo sorrisi smaglianti ed abiti ricchi  e sgargianti
Danziamo Danziamo continuando a mostrarci per quello che non siamo!

o nell' "Ennesima nota"

io che non sono che un povero uomo
scrivo parole che adorno con il suono
voi che potete e che siete potenti
fate qualcosa che stringono i tempi
l'ennesima bomba potreste sganciare
oppure potreste darvi da fare
la terra ha bisogno di menti più sagge
rivolte al futuro e meno selvagge

si potrebbe continuare, ma penso che questo basti a far capire il concetto dell'album.

La cosa che mi ha colpito sono i due Singoli "L'Ego" e "Danziamo" di una bellezza interminabile, il primo allegro e divertente in vero stile 80's, un  splendido Walzer sognante il secondo, due singoli da classifica in un solo album per un cantautore emergente non è roba da poco, in questo momento in cui sto scrivendo "Danziamo" è al primo posto di iTunes singoli, un ottimo augurio per tutto l'album.Come detto prima i 9 brani inediti seguono il filone compositivo dei due singoli, con bellissimi arrangiamenti e di ottima qualità, ma un pò carenti di originalità, un pò la cosa è da capire, purtroppo il mercato commerciale italiano non è fatto per l'originalità ma per l'immediatezza e lo stantivo compositivo, il ragazzo fa vedere di aver ascoltato molta musica e di saperci fare comunque, i riferimenti ai mostri sacri del cantautorato italiano non mancano, Battiato per "L'uomo occidentale" e "Danziamo", De Andrè per "L'ennesima nota", i quali possono essere eletti anche i migliori pezzi dell'album oltre ai due singoli, spiccano fra gli altri "Extrasistole" e "Uomo dallo spazio". I rimanenti sono buoni brani molto carini e sinceri, senza far trasparire d'essere i classici brani da riempitivo.

Che dire, un ottimo prodotto onesto e sincero, allegro e coraggioso, un ottimo inizio che deve assolutamente essere premiato con l'ascolto, niente di stra-nuovo ma ottimi brani da canticchiare ed ascoltare attentamente riflettendo seriamente sulle cose trattate.

"Tanti Auguri Carlo"

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