Esordio per il gruppo milanese Io?Drama, targato 2007 e ricco di buoni spunti.
Quel che sentiamo è un indie molto orecchiabile con soluzioni musicali interessanti, come la presenza in pianta stabile nella formazione, e con ruolo da protagonista, del violino, che si sposa bene col rock sostenuto che producono due chitarre e una base ritmica molto tosta. Già dall'inizio possiamo notare le caratteristiche principali del gruppo, ossìa un ritmo sostenuto, una voce molto melodica e il violino a cucire il tutto; la canzone in questione è "China sulla fine del mondo", opener e una delle tracce più riuscite di tutto il lavoro. Per il resto si va dalla melodia di "Vanità", alla potenza di "Acquaragia", che parte con un violino solista che sembra presagire a una canzone lenta per poi lasciare di stucco l'ascoltatore, fino al "Testamento di un pagliaccio", una delle canzoni più interessanti dell'album coi suoi cambi d'intensità e la base ritmica protagonista di essi come non mai, così come un ruolo fondamentale lo gioca il violino. Da citare sicuramente anche "Morgana dorme", canzone meno potente di tutto il lavoro ma forse la più intensa, con una voce recitata e piangente che riesce a essere molto evocativa.
I testi sono enigmatici e molto "musicali", le tematiche molto oscure e malinconiche ("C'è qualcosa che scorre in me è agrodolce bastardo e vile mi corrode e sgorga e vive no non è sangue è nerabile" da "Nerabile", ultimo brano del disco) cantate da una voce come detto molto melodica e per alcuni versi simile al cantato dei Negramaro, ma con la differenza di non risutlare mai fine a sé stesso nei suoi "virtuosismi".
Il disco rende benissimo anche dal vivo, dove risulta ancora più potente, grazie anche all'ottima presenza scenica degli Io?Drama. Possiamo dunque dire, in conclusione, che "Nient'altro che madrigali" è un ottimo esordio che scorre bene per quasi tutti i suoi 50 minuti e che lascia ben sperare per il futuro della band.
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