Circa un anno fa usciva il quarto album, esclusi EP e collaborazioni varie, di Sam Beam alias Iron & Wine. Vero disco della maturità per questo straordinario artista che riprende il discorso lasciato nel precedente splendido "The Sheperd's dog del 2007.
Già allora si era allontanato dagli esordi bucolici molto essenziali dei primi 2 lavori pur pregevoli. Come nel precedente in quest'ultimo si avvale di un caleidoscopio sonoro ampio, che va dal blues al Jazz, dalla psichedelia al folk tra fiati free e percussioni e cori che doppiano la voce del cantautore. L'elettronica non è rindondante ma essenziale e valorizza le splendide melodie di questo lavoro. In più rispetto ai dischi precedenti si ha l'impressione che la voce sia più a fuoco che canti meglio. Disco da ascoltare tutto di un fiato, le tracce sono splendide, si fa fatica ad indicarne una su tutte, forse la stupenda ballata "Tree by the River" è una spanna leggermente sopra le altre.
Tra i dischi da me acquistati nel 2011 assolutamente il preferito. La copertina del disco é curata dallo stesso Sam Beam come sempre. da avere ed ascoltare senza fine come il "become" della traccia finale ripetuto ossessivamente
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