Dopo aver tentato di recensire degnamente un ottimo Lp di un ottimo artista, e chiedo scusa a tutti i sorcini qualora non ci fossi riuscito, ho deciso di tornare sulle pagine di De-Baser per esaminare e recensire un altro ottimo disco. Il disco in questione è "Parla tu...", il primo live di Ivan Graziani. Con questo Lp Ivan realizza un sogno di sempre cioè incidere del materiale live.

La raccolta esce nel 1982, un anno dopo l'uscita di "Seni e Coseni", e contiene 13 brani a partire dall'album "I Lupi" escludendo dunque "La città che io vorrei" e "Ballata per quattro stagioni". I brani, che elencherò in base al disco di cui fanno parte, sono: "Lugano Addio", "Motocross" da "I Lupi"; "Pigro", "Paolina", "Monnalisa" dal Lp "Pigro"; "Dottor Jeckyll & Mister Hyde", " Taglia la testa al gallo", "Fuoco sulla collina" e "Agnese" da "Agnese, dolce Agnese"; "Angelina", "Isabella sul treno" da "Viaggi e Intemperie"; "Digos Boogie" dall'ultimo uscito e sopra citato "Seni e Coseni" . E' presente inoltre un inedito vale a dire "Lontano dalla paura", che è la colonna sonora del film "Il grande ruggito", e un brano del vecchio gruppo di Ivan Graziani (Anonima Sound) che da il titolo all'album e che è appunto "Parla Tu".

Il disco si apre con il potente Riff di "Dottor Jeckyll & Mister Hyde". Suonata in maniera mozzafiato, l'unica cosa che dispiace è il volume un pò troppo basso del pianoforte. Bisogna che passino 45 secondi dall'inizio della seconda traccia per capire che stiamo ascoltando una sfavillante ed esplosiva versione di "Angelina" infatti i primi 45 secondi sono dedicati ad una inedita e agguerritissima introduzione, che parte con la chitarra a cui poi si accodano tutti gli altri strumenti. E' il momento di "Taglia la testa al gallo" suonata in maniera un pò diversa da quella in studio. Se la versione originale marciava al suono delle chitarre acustiche, questa versione live è suonata con chitarre elettriche con effetto clean (non distorto per chi non lo sapesse). Rimane comunque bellissima e "rustica/campagnola" come l'originale. Anche "Pigro", introdotta da una sgrattuggiata palm-muted, viene suonata, a differenza dell'originale, con chitarra elettrica.Presenta degli assoli di chitarra molto carini che rinvigoriscono questo classico. Il quinto brano è "Fuoco sulla collina" che uscì come singolo per quest'album. Ivan disse che questo era il suo brano preferito, non c'è dunque da stupirsi del fatto che venga suonato con un'energia bestiale. Gli assoli fanno paura e anche la voce di Ivan in questo brano, come negli altri, è perfetta. E' proprio Ivan a presentarci il sesto brano che è "Lontano dalla paura". Il brano, contro la caccia, è un energico rock con un bel basso che dirige magistralmente la canzone. Un paio di colpi sul rullante e poi una chitarra che simula un treno. Comincia cosi "Isabella sul treno" e durerà per 10 minuti circa. La prima parte dedicata alla canzone, la seconda al divertimento puro con un assolo chilometrico all'insegna dell'improvvisazione. Una nota molto simpatica della canzone è che ad un certo punto Ivan dimentica le parole e poco dopo si confonde cantando un'altra strofa. La cosa è resa ancor più simpatica dal fatto che Ivan decise di lasciare questa versione sul Cd pur potendola cambiare con un'altra versione presa da qualche altro concerto.

Nella traccia numero 8 è di nuovo il cantante di Novafeltria a parlarci dicendo che le prossime quattro saranno : quattro canzonacce a cui lui è molto legato.La prima (traccia 8) è la celeberrima "Lugano Addio". Dolcissima e soave ancora una volta Marta prende vita e ci fa sognare e cantare con lei. La traccia 9 è fose la nota più dolente dell'intero album infatti parte il tenerissimo arpeggio di "Paolina", una delle canzoni più belle in assoluto nel panorama della musica italiana, ma la canzone non verrà eseguita nella sua integrità. Durerà circa due minuti e mezzo, giusto il tempo di una strofa e il ritornello. Tutto sommato rimane incantevole e bellissima lo stesso. La traccia 10 e la famosissima "Agnese" che è forse quella che si attiene di più all'originale. Nulla di particolare da segnalare tranne la solita dolcezza di questo ritratto femminile. Ancora una volta Ivan, dopo aver ringraziato il pubblico, apre l'11 canzone dicendoci che questa è la storia di un ragazzo che era andato per ******* ed è rimasto *******. Il brano è "Motocross", molto più veloce aggressivo tagliente e lungo dell'originale. Il disco, per quanto riguarda la parte live si chiude, con un indescrivibile medley di "Monnalisa" e "Digos Boogie".Il brano dura un quarto d'ora ed è carica grinta allo stato puro. Non ci sono parole per descriverlo. Alla fine di tutto la traccia 13 è una chicca per i fan che possono ascoltare un pezzo di inizio carriera di Ivan Graziani che appunto "Parla tu".

Da questo Lp si può capire di che pasta era fatto veramente, il grande Ivan Graziani. Un saluto particolare a tutti i De-Lettori e ad Angela... Alla Prossima...

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