E' del 1973 'Poco prima dell'aurora' di Ivano Fossati con la collaborazione di Oscar Prudente per le musiche. Dopo la parentesi con i Delirium, tra l'altro gran bella parentesi, che purtroppo durò poco, Ivano esordisce con 'Il grande mare che avremmo traversato'. Si trattò di un disco quasi concept, con il tema centrale del mare. Il mare, che fu per Fossati nella prima parte di carriera quasi come una musa ispiratrice. Fu un fisco acerbo quello li, ma si vedeva gia la penna di Ivano, che poco aveva da invidiare alle sue contemporanee.

Nello stesso anno eccoci a 'Poco prima dell'aurora'. Cosi come per l'album precedente, anche qui abbiamo un tema conduttore. Quello che poco prima sarebbe stato il mare, oggi è l'aurora. Altro fenomeno della natura molto caro al Fossati prima maniera, che elaborerà la cosa attraverso mille sfaccettature. Il contributo alla musica si fa sentire, con un Oscar Prudente che è tutto tranne che l'ultimo arrivato. La differenza con le musice del primo disco è quasi sostanziale, molto ingenuo allora, abbastanza preparato ora. Cosa che si evince anche attraverso anche i brani strumentali.

Nella prima faccia troviamo alcuni brani poco conosciuti, ma che delineano forse piu di altri la vera faccia di Ivano Fossati. A partire da 'E' l'aurora', parallelismo tra la vita del protagonista e l'aurora stessa. 'Prendi fiato e poi vai' può essere considerata il continuo della precedente. Tra le canzoni piu belle in assoluto è però 'L'Africa', l'unica canzone cantata da Oscar Prudente. Per armonia e per testi, il livello del brano si pone alla cima del disco. Nella seconda facciata invece abbiamo il quadrilatero della voglia. Quella di non aspettare ('Tema del lupo'), quella di sapere ('Lo stregone'), quella di amare ('Apri le braccia') e quella di terra ('Gil'), La seconda faccia si discosta leggermente dalla prima, pur mantenendo un livello qualitativo piu che soddisfacente.

Forse non il miglior disco di Fossati, a mio parere decisamente inferiore non solo all'unico disco dei Delirium ma anche all'esordio stesso del cantautore da solista. Ma è pur sempre un disco sottovalutato che ha invece molto da offrire.

Mettetemi tutti 5. Non ve lo sto chiedendo. Ve lo sto imponendo. Sopratutto voi col Derango forte.

Carico i commenti...  con calma