La gorgiera della contessa sanguinaria è il primo capitolo della serie dedicata da Ivo Torello agli ‘Gli strani casi di Ulysse Bonamy”, serie che attualmente l'autore ha messo temporaneamente in sospeso.

L’ambientazione di questa novella è la medesima dell'acclamato La casa delle conchiglie: ci troviamo a Parigi in un periodo però posteriore (non più il 1860 degli impressionisti) e, precisamente, durante gli Anni Ruggenti (gli anni ’20 del secolo scorso). Ritroviamo anche la famigerata “Maison des Coquillages” con Madame Sabatière ormai novantenne. Tuttavia non è necessario aver letto La casa delle conchiglie per gustare Gli strani casi di Ulysse Bonamy. La volontà è quella di creare dei volumetti agili e di facile lettura che riescano a coinvolgere e divertire il lettore. L’intenzione è insomma quella di evocare una dimensione ludica e non seriosa anche se sempre con elementi weird. Siamo molto lontani, per intenderci, dalle pesanti e deliranti derive “ligottiane”.

Il protagonista – Ulysse Bonamy – è una figura singolare che, per sopravvivere, si dedica ad attività equivoche e si improvviserà anche “detective dell’occulto” nel solco dei vari personaggi creati da William Hope Hodgson, Algernon Blackwood e Sax Rohmer. Si trova, suo malgrado, coinvolto in un caso di rapimento: sparisce infatti misteriosamente Anastasia Gauthier, una ragazza che frequentava il cabaret Folie Parisienne. Ulysse, per vederci chiaro, inizia ad indagare da solo. Una volta entrato nell’appartamento della ragazza viene sorpreso però da Roger Faillot, padre di Anastasia Gauthier e ricco imprenditore parigino nel campo del sapone. Decide di lavorare per lui e, per cercare di sbrogliare la matassa, si reca alla Maison des Coquillages dove chiede consiglio a Madame Sabatière. La donna, anziana ma sempre lucida, gli fa conoscere la sotto-maitresse Virginie. Dal colloquio con la ragazza riesce ad ottenere il nome di un certo Iphigenie. Sarà la chiave per entrare nei recessi di un mondo sotterraneo fatto di magia, oscure visioni, avventure notturne pericolose in musei dell’orrore (in cui troverà la gorgiera della famigerata Contessa Erszbet Bathory) che metterà a repentaglio la sua stessa esistenza. Torello sembra aver lasciato ormai alle spalle certa produzione del suo passato (mi riferisco ai primi racconti che sarebbe bello vedere riuniti in volume) che lo avvicinava a tematiche pulp.

La gorgiera della contessa sanguinaria si legge tutto d’un fiato: chi ha apprezzato La casa delle conchiglie non faticherà ad immergersi nell’universo di Ulysse Bonamy anche se, per i miei gusti, il livello è meno intenso e più leggero rispetto a quel libro ma questo dipende anche dalla stessa volontà dell’autore. Si tratta, in ogni caso, di una lettura godibile che farà la gioia di quanti apprezzano i colpi di scena, un pizzico di soprannaturale ed erotismo e un’ambientazione un po’ datata ma ricca di fascino decadente. Nota di merito anche per la splendida copertina disegnata da Elena Nives Furlan che ben si addice con l’immaginario evocato dal romanzo. L’idea di creare un personaggio seriale è potenzialmente molto buona come è stato dimostrato nel recente passato in Italia basti pensare, in questo senso, a Valerio Evangelisti con Eymerich. Consiglio anche i 3 volumi volumi seguenti di cui ho già parlato e che sono tutti di buon livello. Disponibile presso il sito delle Edizioni Hypnos al seguente link: http://www.edizionihypnos.com/blog/news/arrivano-gli-strani-casi-di-ulysse-bonamy.

https://ivotorello.wordpress.com/

Ivo Torello “Gli strani casi di Ulysse Bonamy – La gorgiera della contessa sanguinaria” – 127 pagine – Euro 9,90 – 2019


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