Seguendo il ragionamento di DeBaser, o meglio dei suoi recensori, un artista o un disco hanno una credibilità inversanente proporzionale al successo ottenuto. Questo perchè se l'artista vende vuol dire che è ''commerciale'', ''troia'' e ''venduto''.

Beh, ''Disanapianta'', esordio solista di J-Ax è l'album che, con le sue 70.000 copie, ha venduto di meno rispetto a tutto il resto della produzione dell'artista (dischi con gli Articolo 31 compresi) ma coincidenza vuole che sia anche il più valido della sua già ben fornita schiera di lavori.

Mentre dopo la separazione il collega Dj Jad è tornato al caro vecchio hip hop degli esordi del gruppo, Ax prosegue da solo il discorso crossover degli ultimi anni (e con tanto di cappello!)

Premetto che si tratta di un disco pop, anche se bisogna vedere cosa intendete per pop. Se la vostra idea di pop è D'Alessio-Meneguzzi, beh, allora prendete una vera e propria cantonata. Questo è un disco ecleptico ma comunque omogeneo che si trova esattamente a metà strada tra il rock strumentale e il rap/funk elettronico non disdegnando le ballate (solo due, ma formidabili "Sei Sicura" e "Piccoli per Sempre"), ma conservando in tutti i pezzi un'orecchiabilità assoluta. Il sound è davvero ben curato ma la chicca, come c'era da aspettarselo conoscendo la J-Ascia sono i testi. Tutti in rima, con strofe melodiche, ma anche alcune rap, che non fanno assolutamente rimpiangere la carriera come Articolo 31.

Ci sono temi forti come l'ipocrisia della società ("Tua Mamma", "Escono i Pazzi") come quella circoscritta al music business ("S.N.O.B."), l'amore letto in chiave tormentata ("Ti Amo o Ti Ammazzo", "Sei Sicura", "Di Sana Pianta" e quest'ultima è a suo dire una metafora della separazione con Dj Jad), il disagio giovanile ("Aqua nella Scquola") come quello di mezza età ("Sei un Grande", "Piccoli per Sempre", "Generazione Zero", "Quanti Anni"), la criminalità che viene vista a volte come reazione alla società troppo intollerante ("Fabrizio fa Brutto"), la morte di un amico ("Se Mi Sposo") e la paternità ("Mio Figlio Sarà un Mostro"). Poi ci sono i pezzi più autobiografici come "Le Chiavi di Casa" e "Buona Notte Italia".

Irresistibile l'ironia con cui questo esponente della (parole sue) ''poesia povera'' disegna in rima ritratti ("Escono i Pazzi", "Aqua nella Scquola", "Fabrizio fa Brutto", "Sei un Grande") e autoritratti ("Le Chiavi di Casa", "Sei Sicura", "S.N.O.B").

Notevole anche il brano "Se Mi Sposo", nel quale chitarra, basso, batteria e voce prettamente rock creano un eccezionale contrasto con il tema trattato (descrive il funerale di un  amico) e gli archi di sottofondo.

Il disco è del 2006 ma nel 2007 è stato ripubblicato con in più il brano "Più Stile", scritto ed interpretato con i "The Styles", molto radiofonico ma che aggiunge volume a un lavoro già di per se perfetto. 

''Disanapianta'' è un disco onesto, nel quale non si respira un'atmosfera di combricola e di "brutti ceffi tutti messi a fare casse a pezzi come le tasse i prezzi'' come nei dischi precedenti con gli Articolo o i successivi come solista ''rap n'roll'' e ''deca dance'', qui l'idea è di un ragazzo da solo che deve dimostrare alla gente che questa nuova parte di se è valida quanto quella già conosciuta (e anche di più). 

Il titolo del disco è una provocazione ironica di Ax a chi associa la sua musica solo alla mariwana e al fumo (a cui in tutta la sua carriera avrà dedicato in tutto 3 pezzi).

In un lavoro del genere però è davvero difficile distinguere delle vere perle perchè ogni pezzo ha la sua unicità e ogniuno si sposa benissimo con l'altro creando un vero e proprio capolavoro.

Il voto può essere solo cinque stelle.

E ORA VAI CON GLI INSULTI!!!!!!!!!!!!!!!

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