J è un ragazzone mai cresciuto del tutto. Un cinquantenne eterno Peter Pan, sempre un po' perso nel suo mondo fatto di skateboard e rock'n'roll. J è uno dei migliori chitarristi della sua generazione, fonte d'ispirazione per Kurt Cobain e per tutta la musica rock degli anni novanta. J è tornato. Tied Of a Star è il suo album nuovo ed è, ancora una volta, bellissimo. Messi da parte i folgoranti assoli di chitarra elettrica dei suoi Dinosaur Jr., imbraccia la chitarra acustica e tira fuori tutta la sua semplice onesta delicatezza di cantautore di prim'ordine.

Quando attacca "Every Morning" mi ricordo dei pomeriggi dopo scuola, quando ancora andavo alle elementari. Ricordo le merende con pane e Nutella davanti all'ennesima puntata di Lupin. Ricordo che a volte mi fermavo su Mtv, così per vedere qualche video musicale. Ricordo un filmato con uno strano tipo dai capelli lunghi che giocava a golf per le strade affollate di New York. Era il video di "Feel The Pain" dei Dinosaur Jr. Lì per lì mi divertii, la musica era orecchiabile e il buffo personaggio che cantava mi fece simpatia. Solo anni dopo scoprii che era J Mascis, superlativo chitarrista e cantante di una delle band simbolo dell'indie rock americano. Ora quel bizzarro tizio ha i capelli più bianchi, è ingrassato ma ha mantenuto quell'aria da cazzone nostalgico che aveva vent'anni fa, quella pura e spiazzante capacità di travolgerti ed emozionarti con la voce sghemba e la chitarra sempre a volume troppo alto.

Poi c'è "Wide Awake", dolcissima ballata in coppia con Cat Power. Ha il sapore autunnale delle foglie che cadono lente sull'erba ancora verde, ha il colore del cielo terso di settembre, ha la leggerezza della rugiada calpestata a piedi nudi. Ecco perchè J Mascis mi emoziona così tanto ogni volta che pubblica qualcosa di nuovo. Ecco perchè non smetterò mai di metterlo tra i miei miti personali. J Mascis tutte le volte mi spiazza, mi stringe il cuore e mi fa sognare. J è così, è come lo zio che tutti vorrebbero, l'amico nerd che si fa amare da tutti. Mentre scorre "And Then" non posso fare a meno di rattristarmi un po', rivedendo momenti della mia adolescenza sepolti dallo stress odierno. Rivedo me e lei, mano nella mano nella sua cameretta mentre ascoltiamo un vecchio disco di Neil Young. Rivedo me e gli amici il primo giorno di scuola, con addosso ancora il profumo e i colori dell'estate. J Mascis emoziona proprio in momenti come questo, proprio con canzoni come questa. Una dolcezza sconfinata, che solo lui e la sua chitarra acustica sanno trasporre in musica. La breve e strumentale "Drifter" è una piccola jam che non ti aspetti. Suona genuina e calda con il suo blues e il ritmo incalzante. E poi c'è la grandiosa "Trailing Off", il cui assolo di chitarra elettrica diventa in pratica il ritornello. Un brano che crea dipendenza, che devi far partire da capo ancora e ancora. Un suono gentile e delicato che poi sale, ti entra nel sangue e ti dà i brividi. Ed è proprio qui che J torna ad essere il J che tutti conosciamo. Il tenero chitarrista che sa scivere pezzi profondi e intensi come questo, il tenero chitarrista che quando riprende in mano la sua Fender Jazzmaster fa mangiare la polvere a tutti i novellini che tentano invano di imitarlo.

L'eterno adolescente J Mascis è tornato, e ancora una volta ci ha regalato un gran disco. E se J sta invecchiando e sta diventando più riflessivo, lo sta facendo a modo suo. Lo fa incastrando la rumorosa chitarra elettrica con il malinconico suono folk dell'acustica. Tied To a Star è l'album per chi cerca quaranta minuti di rock semplice e onesto. Tied To a Star è l'album per chi non ha più vent'anni ma se li sente ancora dentro scorrere nelle vene. Tied To a Star è un altro splendido album di quel genio cazzone di J Mascis, ed è un gran bel sentire.

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