Epic Spleen è l'esordio discografico autoprodotto di Jack Brain, progetto solista del musicista underground di Reggio Calabria Giacomo Casile.
Dopo aver fatto parte di varie band dai generi più disparati, Giacomo decide di intraprendere un nuovo percorso musicale da solo, ponendosi come obiettivo quello di rielaborare le sonorità grunge/alternative rock anni 90 ; nascono così le 12 tracce che andranno a far parte del primo full lenght.
Si tratta di un lavoro molto omogeneo e interessante dove l'influenza principale del Seattle sound convive con la darkwave e passaggi industrial creando un percorso tortuoso e da incubo. I brani sono tutti brevi e diretti con strutture semplici in stile Nirvana ma mai banali, in quanto il riffing di chitarra è abbastanza personale, con soluzioni musicali che alternano in maniera efficace e mai caotica armonia e disarmonia.
Sin dall'energica opener "This life" ci si ritrova catapultati in un'atmosfera cupa e introspettiva con chitarre dissonanti e un cantato ruvido in stile punk rock. Proseguendo si passa poi dal sound più lento e atmosferico delle ballad "Nobody knows", "Abyss" e "Another day" ad altri episodi invece più aggressivi come "Gone away" e "Lost", con voci filtrate in stile Nine inch nails. Chiudono il cerchio la strumentale "Anarada" ( dal sound sinistro e ipnotico ) e la malinconica title track.
L'unico difetto forse è che il disco mantiene sempre un mood e una tensione costante per tutti i suoi 44 minuti di durata, cosa che alla lunga può stancare e che deve essere rivista per i futuri lavori del progetto, dando maggiore varietà e respiro al tutto ; però è innegabile che Epic Spleen sia un debutto molto valido e che dietro questo monicker ci sia un artista dalle grandi potenzialità e talentuoso.
Infine, chi cerca un rock scanzonato e solare difficilmente si ritroverà in queste canzoni, i cultori del grunge e di generi affini invece dovrebbero dare una chance a questo progetto.
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