TRAMA

Stati Uniti, fine ‘800 o giù di lì.

Cedric è un bambino di circa 8 anni, simpatico come una ragade in faccia, con un grosso capoccione e un bel caschetto biondo platino che lo fa assomigliare ad una versione manga di Nino D’Angelo. Invece che essere impegnato 15 ore al giorno a farsi accorciare le ditina da qualche telaio in una tessitura come ogni suo coetaneo rispettabile di fine ‘800, il piccolo Cedric ammazza le giornate nella bottega di un commerciante al dettaglio che ha rilasciato l’ultimo scontrino alla vigilia della seconda guerra punica, ciarlando di politica ed economia insieme ad un altro perdigiorno che, secondo l’Agenzia delle Entrate, di mestiere dovrebbe fare il lustrascarpe.

Un bel giorno, però, Cedric scopre di essere l’unico erede di un nobile inglese (tale Lord Fontlearauaioli), e così è costretto a lasciare la sua vita di sfaccendato americano per cominciare la sua nuova vita di sfaccendato anglosassone.
Giunto in terra d’Albione, scopre, con nostra grande sorpresa, che il nonno (ovvero Lord Fontauleruioi), altri non è che Hobi Uan Kenobi con la gotta. Solo che Cedric, da vero minchione qual è, invece di costringere il vecchio a mostrargli tutti i segreti del lato oscuro della forza, decide di ammorbare fino allo sfinimento non solo il nonno, ma praticamente ogni poveraccio (umano, animale o vegetale), che abbia la sfortuna di incrociare il suo cammino, con consigli di vita evangelici evidentemente presi paro paro da un qualche tema delle elementari di Cohelo, provocando un’epidemia di diabete insulinico come non se ne vedeva dall’ultimo film con Julia Roberts.

IL FINALE (QUELLO VERO)

Come in ogni commedia che si rispetti, tutto sembra procedere per il meglio, poi c’è un imprevisto che rischia di fare andare tutto in vacca, che però all’ultimo viene superato e quindi i protagonisti possono, a seconda dei casi: vivere tutti felici e contenti, ottenere soldi, successo e figa (e quindi vivere felici e contenti), vedere il cattivo cadere in un pozzo di lava bollente (e quindi vivere felici e contenti), scoprire che nel giro di vent’anni il mondo sarà dominato dai cyborg e che il proprio figlio guiderà la resistenza umana mandando indietro nel passato un cyborg per proteggere la propria madre da un altro cyborg mandato dai cyborg per ucciderla (e quindi vivere con un grosso mal di testa per il resto dei propri giorni).

A ben vedere, però, una particolarità Il Piccolo Lord ce l’ha: nessuno ha mai capito davvero in cosa consista l’imprevisto che rischia di mandare tutto in vacca. E’ una roba di eredità, e questo lo abbiamo capito tutti. Come funzioni, però, il meccanismo per cui viene fuori che Hobi Wan aveva un figlio col vizietto di andare a mignotte e che ha messo al mondo un bambino che a questo punto è il vero Lord Fontleauruoi nessuno lo ha mai capito.

Vabbeh, tanto poi vivono tutti felici e contenti, quindi sti cazzi.

IL FINALE CHE AVREI SEMPRE SOLUTO VEDERE 

  • Il figlio di mignotta è il vero erede di Hobi Wan. Il nonno cade in depressione e muore (oppure inciampa in un giocattolo di Cedric e muore [oppure riesce a salvare la vita a Cedric e muore [insomma, l’importante è che il vecchio riccone schiatti lasciando come sola eredità al bamboccio un enorme senso di colpa}]). Cedric e la madre si ritrovano così da soli, in Inghilterra, senza il becco di quattrino. La madre prova a sbarcare il lunario facendo la sarta, ma non ce la fa e così finisce a fare la escort per un consigliere regionale dell'opposizione, beccandosi pure la sifilide;
  • Cedric cade, si rompe l’osso del collo e finisce i suoi giorni inchiodato ad una sedia a rotelle mentre tutti i suoi cari muoiono quando lui è ancora molto giovane e così è costretto ad elemosinare in mezzo al fango agli angoli delle strade, mentre i topi gli mangiano i piedi un pezzo alla volta senza che lui se ne accorga;
  • Cedric viene coinvolto in un incendio, rimane sfigurato, scopre che in realtà tutti gli volevano bene solo perché aveva un bel visino e un bel caschetto biondo, impazzisce e viene internato in un ospedale psichiatrico dove viene ridotto a cavia prediletta di un neurochirurgo sadico;
  • Cedric viene rapito da dei briganti che lo vendono a un circo. Qui viene rinchiuso in una gabbia che non lascerà fino al giorno della sua morte e viene alimentato a vomito di scimmia e frustate.

COMMENTO

Un film che può avere un senso solo la vigilia di Natale, quando il nostro fisico è in grado di sopportare livelli di melassa altrimenti impensabili durante tutto il resto dell’anno.

Un film che dovrebbe ispirare bontà e buoni sentimenti, ma che in realtà finisce per farti odiare vecchi, donne e bambini.

Un attore protagonista che può avere un senso solo sotto una falciatrice (accesa).

Un attore non protagonista che è più credibile mentre, vestito con un sacco di patate, agita nell’aria una spada laser verde.

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