Jack Hill - "Le ragazze pon pon (fanno sempre din don)"

Le Ragazze Pon Pon è ormai un cult movie! Ringrazio la sterminata videoteca del cinefilo e videomaker Mr. Francesco Lomuscio, per aver potuto riassaporare in visione privata questo filmetto a stellestrisce che nuotava nei vecchi Tv colori tanti anni fà. Per chi se lo ricorda la pellicola era in heavy rotation insieme a Mr. Freedom nelle tv private più dimenticate del west laziale, e nella versione tardi 70, aveva pure una soundtrack italiana, titolo omonimo, scritta da Il Segno dello Zodiaco,
il cui 45 giri è quotato su ebay. Caro Francesco ahimè, la tua versione raisat è in lingua madre e con le scene piu procellose tagliate; la mia vecchia vhs che si é auto ri-masterizzata sbiadendosi, era in italiano, e aveva le scene censurate. Purtroppo già l'originale da cui era tratta era una vecchia pellicola offuscata dà ingiallimento e righettine tipo anelli planetari
che ti danno bene l'idea della vecchiaia di un film , poi si è pure smagnetizzata; è il famoso effetto "film damage" spesso ricreato dai videomakers. "The swinging cheerleaders" - tradotto in Le ragazze pon pon (fanno sempre din don) giunse nei cinema e poi nelle tv private con un titolo dall'assonanza con il colto lèmma "fellatio", ossia Pon Pin. La trama: le studentesse del Mesa State College non si limitano a fare il tifo per i compagni della squadra, hanno una vita sessuale tutta da scoprire.

Una giovane sociologa femminista -Jo Johnston- supera le prove di ammissione a ragazza ponpon - ed entra così nel giro chiuso di alcune studentesse di college, tutte molto carine e disinibite.La squadra per cui si sbracciano le cheerleaders è Mesa State, nel sudovest degli USA, che sta vincendo il campionato grazie ai suoi fortissimi atleti
Ma lei intende studiare l'ambiente in segreto e scrivere una tesi universitaria su di loro per demistificare un rituale sportivo caro a milioni di americani. A sapere la verità è il suo amichetto, studente impegnato politicamente, attivista anti Vietnam che sembra un assurdo sosia di Bob Dylan uscito dai posters del cantautore che tiene alla parete; i loro dialoghi sociologici finiscono quasi subito in un.. ponpon. La nostra eroina, passandosi pure il fustaccio campione della squadra, fidanzato di una ponpon -la bella Colleen Camp- figlia del presidente del Mesa, scopre per caso un sistema di imbrogli per truccare le partite e vincere le scommesse. Come la frase di lancio lascia immaginare (....fanno sempre din don), si tratta di un porno soft mimetizzato in college movie, in cui i personaggi sono uno più negativo dell'altro..

E fra una mano che finisce dentro le mutandine e una fellatio, un ponpon e uno stupro, una scommessa e una partita, il film rispecchia un quadro sociologico tremendo: il Bob Dylan sinistroide e illuminato, l'unico contestatore del film, è un poco di buono sballato di coca e marjiuana, e tradito dalla sociologa si trasforma in un stupratore di gruppo di una verginella-Rainbeaux Smith; il rettore è un capomafia, l'allenatore è un delinquente, i professori corrotti, i ragazzi sportivi sono scemi, le ragazze puttanelle... e infine la polizia perseguita gli innocenti.

Morale: la scuola più che maestra di vita è lo specchio nero della società. Film che creò un vero e proprio filone, devo dire che col tempo ci ha guadagnato: se allora mi attraeva nei pomeriggi invernali per guardare le donne nude -certo allora non mi soffermavo al suo lato impegnato!- devo dire che le porcate che ho visto dal vivo al liceo confermavano i temi di un film in anticipo sui tempi; e che è l'affresco di un'epoca: le ragazze pon pon, ahinoi, vanno estinguendosi, -come le donne mennonite o le ragazze giraffa dell'etnia Karen-Padaung- come il giradischi con cambio automatico del film, o il juke box nei bar-quello del film è un Rock-Ola 440 Psychedelic, come le tette non siliconate delle protagoniste...

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