Le Jack Off Jill sono state attive dal 1993 al 2000 e praticamente passate inosservate in Italia. Pubblicano una manciata di album su etichetta indipendente prima di passare alla Risk nel 1997. Al periodo "major" appartengono "Sexless Demons And Scars" e l'oggetto della presente recensione.
"Clear Hearts, Grey Flowers" è l'album più dark della serie e l'unico non succube della pesante influenza delle Bikini Kill. La "carismatica" leader delle JOJ (come inizialmente avevano scelto di chiamarsi, decisero poi il nome Jack Off Jill su suggerimento dell'amico Marilyn Manson), Jessicka, è essenzialmente una riot grrrl, come dimostrano il suo look da "kinderwhore", inventato da Courtney Love e socie, e l'impronta femminista dei suoi testi, ma ha anche una personalità dark derivante principalmente dall'influenza dei Cure e dall'amicizia con Marilyn Manson. Questa dicotomia grunge/gothic caratterizza fortemente "Clear Hearts, Grey Flowers", che vede la voce di Jessicka "personalizzarsi" (se si ascoltano i restanti album delle Jack Off Jill, si noteranno analogie evidentissime tra il modo di cantare di Jessicka e quello di Kathleen Hanna, leader delle sopracitate Bikini Kill) e il sound della band maturare notevolmente.
L'album si apre con "When I Am Queen", la traccia dove meglio affiora il mutamento artistico del gruppo. L'intro è in pratica lo strascico di "Angels Fuck", ghost track del disco precedente, ed è affidata alla dolce melodia di un pianoforte. Ma l'atmosfera cambia improvvisamente: entrano una batteria tribale e la chitarra di Agent Moulder (l'unico ragazzo della formazione) che insieme conducono alla strofa, dove Jessicka bisbiglia appena e la sua voce è sovrastata dai rumori della chitarra che trasmette un senso di rabbia latente. E difatti Jessicka esplode nel ritornello, urlando con fare tragico: «I have to drown myself!». La canzone mostra il lato più gothic-dark delle Jack Off Jill, ed è ottima anticipatrice del sound di Evanescence e altri inferiori complessi gothic-metal che faranno tendenza in seguito. "Fear Of Dying" è un brano grunge-punk con un sound assimilabile a quello dei Distillers, ma è cantato alla maniera di Marilyn Manson; "Nazi Halo" parte con un giro di basso accostabile a quello di "Bluebell" delle Babes In Toyland, ma è più veloce, e la canzone può essere definita un classico punk metal al femminile.
D'ora in poi Jessicka si discosterà in maniera radicale dal modello Bikini Kill manifestando appieno la propria personalità (per quanto originale sia). Il suo stile vocale adesso rassomiglia a quello di Brody Dalle dei Distillers, ma la cronologia delle opere non aiuta a capire se sia stata effettivamente Jessicka ad influenzare Brody o viceversa. Lo stesso vale per le liriche di entrambe, scabrose, sanguinee e aventi spesso in comune il tema della morte. "Rabbiteen" ha un incipit grunge sulla falsariga dei Nirvana ma prosegue tra il gothic e l'elettronica stile Garbage, un elemento che ricorrerà sovente nell'album. Grunge e gothic-metal si rimescolano ancora in parti eguali in "Strawberry Gashes", brano senz'infamia e senza lode, "Vivica", il più interessante sul piano melodico e di cui sentiremo echi nei lavori di Evanescence e Lacuna Coil. "Author Unknown" è in bilico tra punk (nella sezione ritmica) e metal (nelle chitarre e nelle linee vocali), ma è intriso di rabbia femminile; "Witch Hunt" è invece l'episodio più sperimentale: Jessicka sostanzialmente parla accompagnata dal pianoforte e disturbata da rumori, accosta parole che generano un senso di felicità (dance,carnival) ad altre che suggeriscono morte e dolore (graveyards, darkness). Su questi ossimori si elevano le grida sommesse: «I'm burning...I'm fucking burning». Indubbiamente tra le cose migliori del disco, sia a livello musicale che lirico. Ritorna l'elettronica in "Cinnamon Spider", un quadro con pennellate dark che ricorda il Marilyn Manson meno tenebroso. Sorprendono le chitarre indie-rock di "Underjoyed" che rimandano vagamente a quelle dei primi Dinosaur Jr. (è un paragone forse un po' azzardato, ma rende bene l'idea).
Scorre inerte il gothic-rock puro di "Surgery", "Star No Star", che comincia indie-rock, "Losing His Touch", il cui testo è di argomento religioso, e della title-track che non convince molto. Il disco si conclude con un omaggio ai Cure: la cover metal di "Lovesong", nettamente inferiore rispetto all'originale.
Il bilancio del disco è comunque positivo, sebbene il sound non risulti particolarmente originale.
Le Jack Off Jill possono storicamente dirsi l'anello di congiunzione tra le riot grrrl dei primi anni '90 e l'odierna scena rock femminile dominata da Brody Dalle.
Jessicka è attualmente impegnata negli Scarling., band a metà strada tra il gothic e l'alternative rock dei My Bloody Valentine.
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