Cinemaniaci (e non solo)!

Mi rendo (seppur moderatamente) conto che non è bello sottoporre alla Vostra vispa attenzione recenso materiali da leggersi accosì breve distanza l’una dall’altro.

Però, ecco, mi sia brevemente acconsentito: oggi c’è un maestrale che smeriglia le pietre che neanche la più potente delle sabbiatrici industriali et indiperciò il previsto bagn(i)o tra i marosi fluttui insulo-sudoccidentali è stato ascritto alla categoria delle attività da ritenersi assai improbe oltreché improbabili aggio perciò infine deciso di allietare il meditabondo pomeridium con un intenso estratto di quel cinema d’essai, di quello che oramai non se ne gira - ahinoi - più, ovvero una autentica e succulenta porzione di cultura-fatta-pellicola.

Quale migliore occasione se non quella di dedicarmi (e dedicarVi) al fantasmagorico cine-pezzo da novanta dall’epico, foriero di nequizie per pochi eletti, titolo di “Mega Shark Versus Giant Octopus”.

Mi rendo (sempre seppur moderatamente) conto che trattasi di misconosciuto titolo minore il quale con discreta probabilità la stragrande maggioranza di Voi, strenui esegeti et cultori del cinema di qualità, avrà forse e solo sentito nominare di passaggio in virtù della presenza del mitico Renegado Vincenzo Lamas (o forse si chiamava Vittorio? Vercingetorige? Boh!), però, concedetemi per una sola volta cieca fiducia, vi basterà scrutare questo frammento [Ehi! ho detto questo frammento! Non sai leggere? Si, ho detto questo. Ecco proprio questo. E vedi di non proseguire oltre se non hai visto questo. E non fartelo ripetere: questo. Questo mì]  per convenire con lo stupefatto sfasciascritto che ci si trova innanzi à qualcosa di incommensurabile, inenarrabile, assolutamente avanti a qualsiasi "cosa" sia stata giammai filmata in precedenza fin a partire da quei bolscevichi dei Fratelli Lumiere à oggi.

Mi premuro, per evitare di rovinarvi la agognata visione, di non svelare alcunché della intricata, appassionante e ricca colpi-di-scena trama, certo che il frammento postato piùssù non necessiti d’ulteriori spinte propulsive atte ad alimentare la Vostra comprensibilmente crescente cine-curiosità.

Scrutatelo, divoratelo, inglobatelo, fatelo intimamente Vostro! Lo si proponga con ardore ad amici, parenti, colleghi, passanti e sconosciuti: per ciascuno di Essi il "dopo" non potrà mai essere come prima.

D'altronde di astrazioni metafisiche così non sé ne vedono mica tutti i giorni.

Mica.

 

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