Un uomo essenziale, una leggenda della musica giamaicana, indiscutibilmente un mito: Jackie Mittoo.
Il padrino dello ska, del tempo in levare, colui che nei primi '60 con gli Skatalites creò il nuovo genere, sintetizando jazz, r'n'b, calipso e le radici più profonde del reggae giamaicano. Mittoo e il suo organo tra gli anni '60 e '70 furono il vero prezzemolo di tutte le più importanti e incisive uscite discografiche giamaicane e in quegli anni il suo inimitabile tocco era garanzia di successo. Da i Wailers a Alton Ellis a Sugar Minott: tutti i maggiori esponenti della musica reggae e rocksteady in quegli anni collaborarono con questo genio dal groove assassino. Lo stile di Mittoo è qualcosa di speciale, magnetico, il groove che emerge dalle note del suo hammond sa scuotere, sa far ballare, alla stessa maniera è capace di rari momenti di romanticismo e dolcezza, ma anche leggerezza, spensieratezza: sir Jackie Mittoo ti riconcilia con il mondo.
La sua carriera si svolse prevalentemente nello storico Studio One di Kingston, vera e proprio tempio della musica giamaicana, sempre gravida fucina di giovani talenti. Proprio dalle session negli studi della memorabile etichetta risalgono le registrazioni di quest'album: i pezzi sono stati scelti assemblando quanto di meglio emerso dalla sua carriera da solista. Definire il disco in questione o comunque parlare della sua produzione solo correlatamente al reggae, allo ska o al rocksteady, sarebbe veramente troppo riduttivo. In "The Keyboard King at Studio One" c'è davvero molto di più: c'è l' r'n'b o il pop di stampo stanunitense, così come il jazz e il funk, ci sono le radici del dub, un campionario magnificamente assortito, in grado di deliziare le orecchie anche di chi con la musica giamaicana non va troppo d'accordo.
Da rimarcare come la sua grande esperienza di organicista virtuoso è anche di seminale importanza per lo sviluppo del dub e per tutta la scena reggae futura che si sviluppò sul finire dei '60 e che vide poi in Bob Marley l'ideale paladino. In definitiva un bel disco questo e Mittoo un artista da non perdere, ovviamente per gli amanti del genere, ma anche per chi, come me non è un fan sfegatato del reggae e cose affini.
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