Buon compleanno John Francis Pastorius terzo!
Siamo il 1 dicembre 1981 e a Fort Lauderdale, in Florida, si stanno festeggiando i trent'anni di Jaco Pastorius: il bassista che ha rivoluzionato l'uso del basso nella musica. Pastorius è sempre stato un tipo che amava la popolarità e il mostrare la sua bravura, ecco perché per questo compleanno, poco tempo dopo l'uscita dello spettacolare "Word Of Mouth", è stato organizzato uno spettacolare concerto dove si sono sentiti grandi pezzi composti dal grande Jaco.
La 'Word Of Mouth Big Band', oltre al quintetto composto da Jaco Pastorius al basso, Michael Brecker al sax tenore, Bob Mintzer al sax tenore e soprano e al clarinetto, Don Alias alle congas e Peter Erskine alla batteria è composta da una serie di accompagnatori che hanno avuto l'onore di fare un caldo augurio di buon compleanno al grande bassista alla fine di tale concerto (oltre al fatto di aver suonato con lui in una serata per lui molto importante).
Il concerto comincia con Pastorius che prende parola e saluta pubblicamente sua madre, dopodichè si comincia: un ottimo intro di classico stampo jazz ed ecco che si inizia ad ascoltare la mitica "The Chicken" del grande Jaco e del mitico PeeWee Ellis (famoso bassista di James Brown). Un grandissimo pezzo jazz, energico, virtuoso e carico di quella spavalderia tipica del grande Pastorius che pare trasparire da questo meraviglioso brano. Un grandioso ingresso per la band che riempie gli spettatori di allegria e di emozioni. Alla fine del pezzo John Francis III ci augura una buona serata prima oralmente e poi con lo splendido assolo di basso Continuum, presente anche nell'album esordiente dell'artista, che esprime tutta la controversa passione del festeggiato.
A seguito "Inivtation" di Bronislau Kaper dà un caloroso invito di benvenuto agli spettatori che ben accolgono questo meraviglioso e complesso pezzo fusion di quasi 18 minuti. Spettacolare, in questo caso, l'uso delle congas che riportano alla mente grandi classici come "Black Market" dei Weather Report, che segnò il grande esordio di Pastorius nelle fila della più grande band fusion della storia della musica.
Ora vengono i pezzi importanti: "Three Views Of A Secret" fa impazzire gli spettatori e, sinceramente, anche me che la sto ascoltando in questo momento. Il brano è suonato con una pulizia ed una precisione che dimostra la grande classe dei membri della 'Word Of Mouth Big Band'. Assolutamente un pezzo magnifico per passioni, cariche emotive e razionalità.
Subito dopo parte un altro pezzo che fa uscire pazzi tutti quanti: "Liberty City". I fiati trasmettono adrenalina pura all'ascoltatore e il ritmo incalzante fa assaporare il senso di libertà, di allegria e di spensieratezza delle persone che stanno bene con se stesse. A parer mio uno dei più grandi pezzi di Pastorius, anch'esso presente, come il brano precedente, nell'album "Word Of Mouth" uscito nello stesso anno. Un caloroso applauso mostra quanto il pubblico sia contento dell'esibizione della band fino a quel momento.
Ecco allora che si presenta un brano veramente POW: Punk Jazz, un jazz marcio, sporco, non perfetto come al solito, privo di metrica, espressione pura senza l'impiccio che possono dare le meticolose regole del classico jazz. Veramente brioso e libero questo pezzo, un altro tra i migliori scritti da Jaco.
Dopo la carrellata dei pezzi più belli di John Francio III ecco il tempo di fare gli auguri al genio del basso: uno splendido riarrangiamento di "Happy Birthday" del maestro Larry Warrilow che vorrete sicuramente mettere sullo stereo nei vostri prossimi compleanni. Veramente favoloso, alla faccia della bat-noia mortale della versione delle sorelle Hill. Chiusa questa parentesi ecco un bellissimo pezzo di puro ritmo latino: "Reza", una favolosa canzone piena di allegria e di passione che ci mostra quanto Jaco fosse ispirato dai ritmi latini.
Brano passionale anche "Domingo" che mischia la tranquillità e le emozioni dei pezzi lenti con l'allegria e la vitalità dei fiati nei pezzi movimentati: un brano veramente completo e assolutamente favoloso. E dopo l'ennesimo "Good evening" (probabilmente campionato) ed una presentazione della band di circa due minuti e mezzo ecco che Jaco Pastorius chiude il concerto e la giornata del suo compleanno con uno degli assoli di basso più belli che abbia mai fatto, il brano si chiama "Amerika" e uno scrosciante battito di mani del pubblico dimostra l'apprezzamento per la prodezza del grandioso bassista.
È stata senz'altro una gran serata quel primo dicembre dell'ottantuno, e quest'album è sicuramente il ricordo di uno dei più veri e più vicini live al più grande bassista del mondo e della storia. TWACK!
Carico i commenti... con calma