Grazie ad un sodalizio fortunato tra John Duhig e Jon Field, all'alba dei seventies prese forma l'organico del Guerriero di Giada nelle terre d'Albione. Una chitarra ed un flauto furono presto affiancate da una gradevole sezione ritmica e da qualche ospite di riguardo.

Ci fu un primo periodo sotto l'etichetta Vertigo che diede vita ad un paio di perle su cui svetta soprattutto "Last Autumn's Dream"; ma "Waves" è il secondo dei quattro capitoli per l'etichetta "Island" per la quale Field & Duhig incisero. Il trait-d'union è figurativamente rappresentato dai leggerissimi acquarelli del gruppo grafico Eckford & Simpson e dall'impronta caratteristica ed indimemticabile delle loro copertine.
C'è un primigenio desiderio di cominciare a fondere gli stili, alla base del progetto del gruppo. Quello che negli USA stavano facendo gli Oregon, prendeva forma in Inghilterra sotto le delicate pagine impressionistiche delle visioni di questi due tizi semisconosciuti. Steve Winwood una volta accortosi del potenziale valore "World music", come lo chiameremmo oggi, contribuì spontaneamente con alcuni passaggi di pianoforte.

E' una sorta di concept naturalistico, con tanto di suoni animali e "vegetali" con passaggi a climi e scenari fascinosi su di un bel plafond essenzialmente acustico e carezzevole. Il primo lato dell' LP originale va annoverato personalmente come una delle pagine più belle della "primavera" europea di metà anni 70. Una simile contaminazione, all'epoca, risultava del tutto originale.
Un gruppo di serie "B", sconosciuto ai più che, sulla falsariga di "Waves" più tardi propose "Kites" e nel 1978 il conclusivo "Way Of The Sun", intriso, come del resto i precedenti, di meditativa spiritualità e ricerche armoniche ed etniche.

Recentemente, dopo la prematura scomparsa di John Duhig, Jon Field ha più volte tentato di ricomporre l'organico, pubblicando sporadicamente nuove cose. Purtroppo la magia di questo album e di quegli anni però è andata perduta.

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